Bond subordinati MPS convertiti in azioni potrebbero dimezzarsi di valore

Le azioni MPS potrebbero svalutarsi della metà dopo l'aumento. La conversione dei bond subordinati potrebbe trasformarsi in un bagno di sangue per gli obbligazionisti.
8 anni fa
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Si tiene domani l’assemblea straordinaria dei soci di MPS, che dovrà varare l’aumento di capitale fino a un massimo di 5 miliardi di euro. Stando alle indiscrezioni di questa mattina, il quorum del 20% necessario per procedere alla votazione sarebbe stato raggiunto, ma non per questo la strada per Siena è in discesa. Tutt’altro. Oggi, alla sola notizia che la BCE ha inviato ispettori presso l’istituto, al fine di valutare l’assegnazione della tranche junior dei crediti deteriorati agli azionisti, ha provocato un tonfo in borsa delle azioni, sospese per eccesso di ribasso dalle contrattazioni a Piazza Affari.

La banca è alle prese con l’obiettivo di convincere gli obbligazionisti subordinati a convertire i loro bond in equity, in modo da contenere la ricapitalizzazione cash.

I bond subordinati del tipo Tier I saranno convertiti all’85% del loro valore, quelli meno rischiosi del tipo Tier II al 100%. Il problema è che dal momento in cui gli obbligazionisti diverranno azionisti, saranno soggetti alle variazioni dei prezzi dei titoli e per una banca, che nel solo ultimo anno l’85% del loro valore, il rischio di perdere quasi tutto il capitale investito è altissimo. (Leggi anche: Obbligazioni subordinate MPS, truffa della conversione è ufficiale)

Aumento MPS, perché potrebbe rivelarsi l’ennesimo flop per gli azionisti

A contemperamento delle preoccupazioni ci sarebbe, appunto, la ricapitalizzazione da 5 miliardi, che rafforzerebbe il patrimonio bancario. Le speranze di quanti accetteranno, loro malgrado, di convertire i bond subordinati in azioni si basano proprio sulle attese di un recupero delle quotazioni in borsa per MPS, che potenzialmente potrebbe tradursi in un’operazione loro vantaggiosa.

Tuttavia, quanto accaduto nell’ultimo triennio non depone in favore di queste aspettative. Nell’estate del 2015, la banca senese si ricapitalizzò per 3 miliardi, che sommati ai quasi 2 miliardi di valore in borsa precedenti all’aumento, avrebbero dovuto far valutare sul mercato l’istituto intorno ai 5 miliardi, quando oggi, invece, ne capitalizza appena 630 milioni di euro.

(Leggi anche: Obbligazioni MPS, così la banca è passata alle minacce)

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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