Un aumento pensione a novembre 2022 più alto rispetto a quello già avuto su ottobre 2022. Questo grazie al cumulo tra l’anticipo della rivalutazione ed il bonus 150 euro una tantum di cui all’art. 19 del decreto Aiuti ter.
La cosa, tuttavia, non sarà per tutti.
Con l’aumento pensioni già si è partiti ad ottobre 2022. Infatti, da questo mese il legislatore ha deciso di anticipare una parte della rivalutazione che deve avvenire a gennaio 2023. In pratica, al fine di dare un sostegno economico ai pensionati contro il caro bollette, si è deciso di dare un aumento lordo mensile del 2% sulla pensione.
Si tratta di un piccolo anticipo dell’adeguamento automatico delle pensioni al tasso di inflazione che avviene all’inizio di ogni anno. Un tasso di inflazione che per fine anno 2022 dovrebbe toccare livelli record assestandosi tra il 7% e l’8%. Quindi, agli inizi del 2023 probabilmente assisteremo ad un aumento pensioni senza precedenti.
All’anticipo del 2% si aggiunge un altro 0,2% come conguaglio di rivalutazione per il 2022. Tuttavia, questo ulteriore 0,2% (che interessa anche gli arretrati da gennaio 2022) è previsto solo quei pensionati con una pensione mensile lorda non superiore a 2.692 euro (35.000 euro l’anno).
Solo per fare un esempio, su una pensione di 1.000 euro, ci sarà un aumento di 20 euro lordi mensili (ottobre, novembre e dicembre) a cui si aggiungono ulteriori 2 euro (per tutti i mesi da gennaio 2022 a dicembre 2022).
Il bonus 150 euro pensionati (a chi spetta)
A novembre poi, come detto, ci sarà anche il bonus 150 euro sulla pensione. Il contributo una tantum previsto con il decreto Aiuti ter.
Questo spetta, tuttavia, solo a quei pensionati che hanno un reddito personale 2021 non superiore a 20.000 euro (invece che 35.000 euro come stabilito per il bonus 200 euro del primo decreto Aiuti).
Nel calcolo dei 20.000 euro non bisogna considerare, i trattamenti di fine rapporto, il reddito della casa di abitazione ed i compensi arretrati soggetti a tassazione separata.
I pensionati saranno i primi a ricevere il bonus 150 euro. Questi, infatti, se ne hanno i requisiti, se lo vedranno pagare direttamente dall’INPS sul cedolino di pensione di novembre 2022 (pagamento pensione che avviene all’inizio del mese).
Aumento pensione a novembre, esempi pratici
Per avere un’idea dell’aumento pensione a novembre 2022, possiamo fare alcuni esempi pratici che ci aiutano a capire:
- pensione mensile di 700 euro (ci sarà il bonus 150 euro a cui si aggiungono altri 15,40 euro di anticipo rivalutazione e conguaglio)
- pensione mensile di 1.000 euro (c’è il bonus 150 euro a cui si aggiungono 22 euro di anticipo rivalutazione e conguaglio)
- pensione di 2.000 euro (bonus 150 euro più 44 euro di anticipo rivalutazione e conguaglio)
- assegno pensione di 2.500 euro (bonus 150 euro più 55 euro di anticipo rivalutazione)
- pensione di 3.000 euro (150 euro di bonus più 60 euro di anticipo rivalutazione).
Si tenga sempre presente che il bonus 150 euro ci sarà purché rispetta la condizione del requisito reddituale 2021 non superiore a 20.000 euro e che il conguaglio dello 0,2% ci sarà purché sia rispettato il requisito della pensione lorda mensile non superiore a 2.638 euro. Questo, significa che, ad esempio chi ha una pensione di 3.000 euro avrà solo l’anticipo rivalutazione del 2% e non anche l’altro 0,2%.