Aumento stipendi, un’elemosina: ecco la tabella che delude tutti

L’aumento stipendi deciso dal governo con il decreto Aiuti bis, per la Uil (e non solo) è un’elemosina. Ecco la tabella completa degli incrementi
2 anni fa
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Il bonus 200 euro è certo che non si ripeterà Il governo, con il decreto Aiuti bis, approvato il 4 agosto 2022, non ha trovare le risorse. E’ solo stato potenziato il fondo per il bonus 200 euro partite IVA. Per i lavoratori dipendenti, tuttavia, è decisa una decontribuzione del 2% (e non più dell’1% come era stato annunciato). Questo significa meno tasse in busta paga e aumento stipendi. Il tutto a condizione che il lavoratore abbia un reddito non superiore a 35.000 euro.

I sindacati non ci stanno.

Si tratta di una presa in giro. Un’elemosina.

Siamo di fronte a una cifra assolutamente esigua, poche decine di euro. Questo conferma che tra il “Palazzo” e la vita reale, purtroppo, c’è una distanza enorme: emerge l’incapacità di cogliere la realtà fatta di persone che soffrono.

E’ il comunicato apparso sul sito istituzionale della Uil.

Aumento stipendi, penalizzati i lavoratori

Sulla base di uno studio fatto dalla Uil stessa (considerando però la decontribuzione 1% e non quella del 2%), questa misura  avrebbe un effetto irrilevante sui redditi dei lavoratori. In particolare per chi ha lavori discontinui o con retribuzioni più basse.

Per un lavoratore con un reddito annuo lordo pari a 8.000 euro per le mensilità percepite da luglio a dicembre avrebbe un aumento stipendio complessivo di 36,92 euro lordi, circa 6 euro lordi in più al mese.

Considerando una fascia di reddito medio dei lavoratori dipendenti del settore privato, pari a circa 20.111 euro annue, il beneficio per il secondo semestre 2022, sarebbe complessivamente di 92,82 euro lordi (15,47 euro lordi mensili).

La tabella degli incrementi

Ecco la tabella completa dell’aumento stipendi.

  • un lavoratore con un reddito annuo lordo pari a 8.000 euro, riceverà un aumento mensile di 6,15 euro, per complessivi 36,92 euro per semestre
  • un lavoratore con un reddito annuo lordo pari a 10.000 euro, riceverà un aumento mensile di 7,69 euro, per complessivi 46,15 euro per semestre
  • per un lavoratore con un reddito annuo lordo di 15.000 euro, ci sarà un aumento stipendio mensile di 11,54 euro, per complessivi 69,23 euro per semestre
  • per un lavoratore con un reddito annuo lordo di 20.000 euro, ci sarà un incremento mensile di 15,38 euro, per complessivi 92,31 euro per semestre
  • considerando un reddito di 20.111 euro annui, il beneficio per il secondo semestre 2022, sarà complessivamente di 92,82 euro lordi (15,47 euro lordi mensili)
  • con un reddito annuo lordo di 25.000 euro, il beneficio ammonta a 19,23 euro mensili per complessivi del semestre pari a 115,38 euro
  • con un reddito annuo lordo di 30.000 euro, il beneficio è di 23,08 euro mensili per complessivi del semestre pari a 138,46 euro
  • considerando un reddito annuo lordo di 34.966 euro, l’aumento sarà di 26,92 euro mensili per complessivi del semestre pari a 161,52 euro.

Si ribadisce che tali importo tengono in considerazione l’applicazione della decontribuzione 1% (e non 2%).

Ad ogni modo anche applicando quella del 2% gli aumenti non si discosterebbero di tanto da questi indicati.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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