Importanti novità per i frontalieri italiani che lavorano in Svizzera con auto targata nei Cantoni. Dallo scorso 21 marzo 2022 è obbligatorio iscrivere il veicolo con targa straniera al REVE se si vuole circolare liberamente anche in Italia.
In base alla legge n. 238 del 23 dicembre 2021 sono cambiate le regole per la circolazione in Italia di auto immatricolate all’estero. Quindi anche in Svizzera.
Frontalieri e auto svizzere
A regolamentare la circolazione è l’art. 93 bis del codice della strada che integra quanto già stabilito dall’art.
La novità riguarda in particolare i molti frontalieri che lavorano nella vicina Svizzera e possiedono un veicolo immatricolato oltre confine. Per costoro scatta l’obbligo di registrazione al Reve entro 60 giorni dalla data di acquisto del veicolo.
Lo stesso vale anche per chi il veicolo con targa svizzera già lo possiede entro 90 giorni, cioè prima del 22 giugno 2022. Le registrazioni possono essere fatte al PRA o allo Sportello Telematico dell’Automobilista.
Costi di registrazione e sanzioni
Il costo della pratica di registrazione al Reve è di 27 euro a cui bisogna aggiungere 16 euro di imposta di bollo. In tutto quindi si tratta di sborsare 43 euro per veicolo con targa svizzera. La cifra potrebbe salire fino a 100 euro se ci si rivolge a una agenzia di pratiche automobilistiche.
La legge obbliga i proprietari di veicoli immatricolati all’estero di comunicare anche ogni variazione, come la variazione della residenza. In questo caso, il costo da sostenere è pari a 13,50 euro più i soliti 16 euro di imposta di bollo.
La sanzione per chi non si adegua va da 712 euro, fino ad un massimo di 3.558. Oltre al sequestro del mezzo, così come stabilito dal nuovo comma 7 bis dell’articolo 93 del Codice della Strada.
In caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, se l’automobilista non ha con sé la documentazione richiesta, scatta una sanzione da 250 euro e l’obbligo di mostrare l’avvenuta registrazione al Reve al comando di polizia entro 30 giorni.