Auto ai dipendenti (diesel, elettriche, ibride): la nuova tassazione dal 2025

La manovra 2025 introduce novità fiscali sull’uso promiscuo delle auto aziendali ai dipendenti incentivando la mobilità sostenibile.
2 giorni fa
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auto ai dipendenti
Foto © Pixabay

La Legge di Bilancio 2025, approvata come Legge n. 207/2024 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024, introduce significativi aggiornamenti in materia di tassazione relativa all’uso promiscuo delle auto aziendali concesse ai dipendenti.

Queste novità si inseriscono nel più ampio quadro degli obiettivi di transizione ecologica ed energetica promossi dal governo italiano per favorire la sostenibilità ambientale.

Un nuovo approccio alla tassazione dell’auto ai dipendenti

Il cambiamento principale interessa l’articolo 51, comma 4, del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR).

La norma regola la tassazione dei redditi da lavoro dipendente nei casi in cui il datore di lavoro conceda ai propri collaboratori/lavoratori veicoli utilizzabili sia per finalità aziendali che personali.

L’aggiornamento mira a incentivare l’adozione di veicoli a basso impatto ambientale, attraverso un sistema di calcolo più favorevole per i mezzi elettrici e ibridi.

Ad ogni modo, non si tratta dell’unica misura inclusa nel pacchetto del welfare aziendale della manovra. A questa se ne aggiungono altre. Come ad esempio la proroga triennale dell’aliquota 5% sui premi di produttività e la proroga dei limiti più altri di esenzione fiscale per i c.d. fringe benefit.

Il calcolo della quota reddituale

Secondo la nuova normativa, per determinare la parte di reddito imponibile derivante dall’uso promiscuo del veicolo aziendale (auto al dipendente), viene considerata una percorrenza convenzionale annua di 15.000 chilometri. Il calcolo si basa sul costo chilometrico di esercizio riportato nelle tabelle nazionali pubblicate dall’Automobile Club d’Italia (ACI). Dall’importo risultante si sottrae l’eventuale quota trattenuta al dipendente.

A questa cifra, però, si applicano percentuali di partecipazione al reddito del lavoratore differenti in funzione della tipologia di veicolo:

  • 50% per i veicoli tradizionali alimentati a benzina o gasolio.
  • 20% per i mezzi ibridi plug-in.
  • 10% per i veicoli completamente elettrici alimentati a batteria.

Questa differenziazione premia i mezzi più sostenibili, favorendo indirettamente l’acquisto e la diffusione di tecnologie a basso impatto ambientale.

Nuova tassazione auto ai dipendenti: decorrenza e obiettivi

Le nuove regole della legge bilancio 2025 entrano in vigore a partire dal 1° gennaio 2025 e si applicano esclusivamente ai contratti stipulati dopo questa data. I contratti preesistenti continueranno a seguire la disciplina precedente, offrendo una transizione graduale verso il nuovo sistema.

L’intervento normativo riflette un duplice intento: da un lato, garantire una maggiore equità fiscale nella gestione dei fringe benefit aziendali, dall’altro, accelerare il processo di transizione verso un’economia a basse emissioni. Ridurre la tassazione per i veicoli elettrici e ibridi plug-in contribuisce a renderli più appetibili non solo per i datori di lavoro ma anche per i dipendenti, che beneficiano di costi personali inferiori.

La scelta di legare la tassazione al tipo di alimentazione del veicolo rafforza l’impegno dell’Italia nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione previsti dai principali accordi internazionali sul clima.

Riassumendo

  • Nuova tassazione: Aggiornato il TUIR per l’uso promiscuo dei veicoli aziendali dal 2025. Si tratta dell’auto ai dipendenti.
  • Percentuali di partecipazione al reddito differenziate: 50% per veicoli tradizionali, 20% per ibridi, 10% per elettrici.
  • Applicazione temporale: Regole valide solo per contratti stipulati dal 1° gennaio 2025.
  • Obiettivi ambientali: Incentivata la transizione ecologica e l’uso di veicoli a basse emissioni.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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