La Cina è più vicina grazie all’accordo siglato a Pechino da Giorgia Meloni sulle auto elettriche. Il futuro della mobilità nostrana potrebbe essere a una svolta, grazie al patto siglato tra Italia e Cina. Il nostro Paese spera in questo modo non solo di fare un importante avanzamento nel settore dell’automotive ecosostenibile, ma anche di attirare nuovi investimenti. Del resto, l’avanzata del dragone rosso in questo mercato è ormai imponente e la scelta del Bel Paese è stata quella di andare contro corrente.
Accordo tra Italia e Cina
Già da tempo si parlava di una possibile alleanza tra l’Italia e la Cina per quanto riguarda il mercato delle auto elettriche, e lo si faceva in tempi non sospetti, ossia mentre gli USA imponevano dazi al 100% durante il Governo Biden, paletti che con Trump saranno se possibile ulteriormente inaspriti. La Meloni però ha optato per una soluzione completamente opposta. Durante la sua ultima visita a Pechino la nostra premier ha incontrato il primo ministro della Repubblica Popolare Cinese, Li Qiang. Durante il summit, oltre a trattare di politica sui rapporti bilaterali, la nostra premier ha siglato anche sei accordi, tra questi quello sulle auto elettriche. Non ci sono dichiarazioni rilasciate da ambo le parti, ma voci di corridoio sostengono che tale accordo porterà all’arrivo di un Costruttore cinese in Italia.
Come reagirà Stellantis a questa nuova manovra del Governo Meloni? Certamente non bene, ma a quanto pare è proprio il rapporto teso che negli ultimi anni si è andato a creare tra il gruppo automotive e la politica nostrana ad aver incentivato la scelta della Meloni. La premier ha comunque ribadito la sua totale apertura verso chi vuole investire per far crescere l’economia del Paese: “L’Italia rimane disponibile ad ascoltare chi vuole produrre, investire, condividere nuovi spazi industriali, creare occupazione e ricchezza, proprio come finora hanno sempre fatto i nostri imprenditori all’estero”.
Auto elettriche, il futuro dell’Italia passa anche dall’automotive
Il mercato delle auto elettriche non è ancora riuscito ad imporsi come avrebbe voluto.
La premier crede in una cooperazione forte, da qui l’alleanza con la Cina per le auto elettriche. Soluzione che sembra essere lungimirante e ben oculata, visti anche i presupposti esterni che porta con sé, come appunto nuovi posti di lavoro, e miglioramento di qualità e sviluppo nei luoghi in cui saranno installati gli stabilimenti del Costruttore cinese. Così prosegue la Meloni:
“Noi rimaniamo un’economia solida, strategicamente posizionata in Europa e nel Mediterraneo. Il livello della ricerca dell’innovazione e la forza del nostro sistema manifatturiero sono da sempre i nostri punti d’eccellenza. Promuovere buoni investimenti diretti, in entrata e in uscita, reciprocamente vantaggiosi, trasparenti e sostenibili, che garantiscano ricadute positive in termini di posti di lavoro, di qualità e sviluppo dei luoghi che li ricevono. Attrarre investimenti esteri ci consente di alimentare la crescita economica della nostra Nazione e la sua crescita occupazionale. In molti settori, basti pensare al settore automobilistico, noi siamo tra le poche Nazioni che sono in grado di offrire una capacità di filiera, dal design alla componentistica, passando per la manifattura. È importante che anche il mondo imprenditoriale cinese sia cosciente dei vantaggi comparativi, delle regole del mercato italiano”.
Riassumendo…
- L’Italia si allea con la Cina, la Meloni sceglie Pechino per le auto elettriche;
- si vocifera di un accordo firmato per portare costruttore cinese in Italia;
- la premier crede in un’alleanza forte, al fine di migliorare l’economia e percorrere insieme l’itinerario che porta alla sostenibilità.