Auto elettriche, la prima raffineria di litio in Europa smuove il mercato

Con l'apertura della prima raffineria di litio in Germania cambia tutto per il mercato delle auto elettriche.
3 giorni fa
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La Germania si prepara a fare un passo decisivo per cambiare la recente storia dell’industria europea delle auto elettriche, inaugurando la prima raffineria di litio all’interno dei confini dell’Unione Europea. Questo progetto rappresenta un tassello fondamentale per rendere l’Europa più competitiva nel mercato globale delle auto elettriche, settore in cui il litio è una risorsa indispensabile per la produzione di batterie. La raffineria di Bitterfeld-Wolfen, gestita dalla AMG Lithium, punta a rendere l’Europa meno dipendente da forniture estere, in particolare dalla Cina, aumentando così l’autonomia nella produzione di batterie per veicoli elettrici.

Un investimento strategico per le auto elettriche

L’apertura di questa raffineria in Germania segna un importante investimento per il futuro della mobilità sostenibile in Europa. La fabbrica, costruita con un investimento di 140 milioni di euro, è stata completata in due anni e ha una capacità produttiva di 20.000 tonnellate di idrossido di litio all’anno. Questa quantità è sufficiente per produrre batterie per circa 500.000 auto elettriche ogni anno, un numero considerevole che dimostra l’importanza di questa nuova infrastruttura. Il litio raffinato in Germania proviene principalmente dal Brasile, dove AMG Lithium ha già attive delle strutture che producono concentrati di spodumene, un minerale ricco di litio. Tuttavia, l’obiettivo a lungo termine è quello di estrarre il litio anche all’interno dei confini europei, sfruttando le risorse naturali del continente. Tra le fonti future si prevede l’estrazione di litio in Portogallo e nella regione dei Monti Metalliferi in Germania sudorientale. Questa catena di approvvigionamento interna contribuirà a rafforzare l’industria delle auto elettriche in Europa, creando nuovi posti di lavoro e sostenendo l’innovazione tecnologica nel settore delle batterie.

Il litio è oggi una delle materie prime più importanti per la produzione di batterie per auto elettriche, che rappresentano la tecnologia più utilizzata per alimentare i veicoli a zero emissioni.

La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio ha reso il litio una risorsa strategica, tanto che la domanda è in costante aumento. Nonostante alcune recenti flessioni nelle vendite di veicoli elettrici, dovute principalmente all’elevato costo di acquisto e alla carenza di infrastrutture di ricarica, l’impegno dell’Unione Europea verso la transizione energetica resta saldo. La nuova raffineria di litio in Germania rappresenta un importante passo avanti per ridurre la dipendenza dalle forniture esterne, in particolare dalla Cina, che oggi domina il mercato delle materie prime per le batterie. Questo progetto è parte di una strategia più ampia per rendere l’Europa autosufficiente nella produzione di componenti chiave per le auto elettriche, contribuendo così a ridurre i costi complessivi di produzione e rendere più accessibili i veicoli elettrici ai consumatori.

Sfide e opportunità per le auto elettriche in Europa

Nonostante l’inaugurazione della raffineria di litio sia una notizia positiva per l’industria delle auto elettriche, ci sono ancora molte sfide da affrontare. Come sottolineato da Alastair Bedwell, direttore di ricerca presso GlobalData, “nei mercati maturi, l’elevato costo di acquisto per i BEV (Battery Electric Vehicles) limita le vendite, e l’infrastruttura di ricarica immatura resta un ostacolo”. Senza incentivi statali, molti consumatori preferiscono orientarsi verso le auto ibride, che offrono un compromesso tra prestazioni e sostenibilità.

Tuttavia, la produzione autonoma di litio e la conseguente riduzione della dipendenza da paesi terzi potrebbero abbattere i costi di produzione delle batterie, rendendo le auto elettriche più competitive e convenienti per i consumatori europei. La possibilità di produrre batterie a prezzi inferiori, grazie a una catena di approvvigionamento interamente europea, ridurrà l’incidenza dei costi sui prezzi finali delle auto, con evidenti benefici per gli automobilisti.

Inoltre, questa maggiore autonomia nella produzione di batterie potrebbe contribuire ad accelerare la diffusione delle infrastrutture di ricarica, essenziale per il successo a lungo termine delle auto elettriche.

Con una catena di approvvigionamento interna, l’Europa sarà meglio equipaggiata per affrontare le sfide future legate alla sostenibilità e alla mobilità a zero emissioni.

Il futuro nel vecchio continente

L’apertura della prima raffineria di litio in Germania è un traguardo importante per il settore delle auto elettriche in Europa. Questo progetto non solo ridurrà la dipendenza dell’Unione Europea dalle forniture esterne di litio, ma contribuirà anche a rafforzare l’industria della mobilità sostenibile e a creare nuove opportunità economiche e tecnologiche. Con una maggiore autonomia nella produzione di batterie e una riduzione dei costi di approvvigionamento, le auto elettriche potrebbero diventare sempre più accessibili e convenienti per i consumatori europei. Solo il tempo dirà se queste iniziative riusciranno a ridurre significativamente i costi delle auto elettriche e a favorire una diffusione di massa di veicoli a zero emissioni in tutto il continente.

In sintesi…

  • la Germania ha aperto la prima raffineria di litio a Bitterfeld-Wolfen;
  • ‘impianto, frutto di un investimento di 140 milioni di euro, raffinerà 20.000 tonnellate di idrossido di litio all’anno, sufficiente per alimentare 500.000 auto elettriche;
  • questa raffineria renderà la produzione europea di batterie più autonoma, abbassando anche i costi delle vetture.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

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