Si deve pagare il bollo auto se il veicolo è fermo? Come canta Alessandra Amoroso con il brano Dalla tua parte: “Perché la vita corre in fretta e non c’è tempo di aspettare che sia tu, la sola terra ferma in tutto questo mare. E potrei stare qui in eterno ferma, standoti a guardare, come un continente, un mondo nuovo da esplorare”.
A prescindere dal fatto che noi facciamo o meno qualcosa, il tempo scorre inesorabilmente, senza aspettarci. Allo stesso modo, a prescindere dal fatto che si usufruisca o meno di un determinato servizio pubblico, tutti quanti noi dobbiamo pagare le imposte.
Quest’ultime, infatti, sono volte a finanziare i servizi a carico dello Stato, come ad esempio la sanità. Le tasse, invece, servono a finanziare dei servizi chiaramente identificabili, come ad esempio la raccolta dei rifiuti. Tra le tasse più odiate, si annovera quella automobilista che deve essere pagata da tutti coloro che possiedono un veicolo. Ma il bollo auto deve essere pagato anche se l’auto è ferma? Ecco cosa prevede la normativa vigente.
Auto ferma: come sapere se paghi il bollo auto oppure no
Ebbene, in base alla normativa vigente, il bollo auto è una tassa di proprietà che deve essere sostenuta dall’intestatario del mezzo al PRA, a prescindere dal fatto che che circoli o meno. Fanno eccezione i veicoli storici, ovvero ultratrentennali. Quest’ultimi, infatti, se fermi sono esenti dal pagamento della tassa automobilistica. Tale esenzione è automatica e non bisogna pertanto presentare alcun tipo di domanda. Ma non solo, non è pure richiesta alcun tipo di iscrizione presso un registro storico. Attenzione, però, come spiegato sul sito dell’Aci, se il:
“ veicolo ultratrentennale è posto in circolazione su strade e aree pubbliche è dovuta una tassa di circolazione forfettaria di
- Euro 25,82 per gli autoveicoli
- Euro 10,33 per i motoveicoli.
La tassa forfettaria è dovuta per l’intera annualità e non è assoggettabile a sanzione in caso di ritardato pagamento”.
La tassa di circolazione dei veicoli storici, quindi, non deve essere pagata se il veicolo resta fermo, ovvero senza mai circolare su aree pubbliche.
Nel caso in cui, invece, venga messo in circolazione, allora il conducente deve avere con sé la ricevuta di pagamento della tassa di circolazione da esibire in caso di controlli da parte degli organi di polizia.
Chi ha diritto all’esonero dal pagamento della tassa automobilistica
Oltre a questa importante agevolazione riconosciuta per i veicoli storici, è bene sapere che ci sono degli automobilisti che hanno diritto in determinati casi all’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica.
Ad esempio le persone disabili e i famigliari di cui risultano fiscalmente a carico hanno diritto all’esenzione permanente. Ma non solo, in base alla normativa vigente, chi acquista un’auto elettrica ha diritto all’esonero dal pagamento della tassa automobilistica per i primi cinque anni.
Ogni regione comunque, è bene sottolineare, decide autonomamente. Al momento, ad esempio, l’esenzione per le auto elettriche in Lombardia e Piemonte è permanente. In caso di dubbi, si consiglia di rivolgersi agli uffici territoriali di competenza. In questo modo è possibile scoprire se si ha o meno diritto all’esenzione dal pagamento del bollo auto e, in caso di responso positivo, le modalità e tempistiche da rispettare per usufruire di tali agevolazioni.