Auto nuova nel 2025: conviene aspettare i bonus?

Coloro che desiderano acquistare una nuova auto conviene che aspettino i bonus che verranno erogati nel 2025?
3 mesi fa
2 minuti di lettura
auto
Foto © Pixabay

Per acquistare l’auto conviene aspettare i bonus? Come canta Luca Carboni con il brano Amore Digitale: “Limiti sulle autostrade, le auto sono superate, l’amore c’è ma non si vede, è più veloce”. L’auto è un mezzo di trasporto particolarmente apprezzato poiché consente di raggiungere in modo facile e veloce qualsiasi meta di proprio interesse.

Oltre ai tanti vantaggi non mancano, purtroppo, le note dolenti. Basti pensare ai costi che bisogna sostenere per acquistare e mantenerne una, come ad esempio l’assicurazione, il bollo auto e il carburante.

Auto nuova nel 2025: conviene aspettare i bonus?

La voce più onerosa di tutte è rappresentata proprio dal costo di acquisto di una vettura. Anche i modelli più economici, infatti, richiedono un esborso economico non indifferente. Per questo motivo sono tante le persone che si ritrovano costrette a rinviare l’acquisto di un veicolo e continuare a circolare con mezzi di vecchia data che spesso, purtroppo, si rivelano essere anche particolarmente inquinanti.

Proprio al fine di ovviare a tale problematica il governo sta pensando di introdurre nuovi importanti incentivi che dovrebbero essere disponibili a partire dal 2025. A tal proposito, il ministro Urso così come riportato sul sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha sottolineato che:

“La prossima edizione dell’ecobonus deve presentare una significativa discontinuità. La priorità è il sostegno alla filiera nazionale e all’occupazione, sempre nel rispetto degli altri due principi cardine che sono il rinnovo del parco circolante e il supporto alle famiglie a bassa capacità di spesa”. In particolare “è allo studio l’introduzione di un meccanismo che privilegi le produzioni a elevato contenuto di componentistica europea e che garantisca la sostenibilità delle produzioni“.

Bonus auto, importanti novità a partire dal prossimo anno

In occasione del Tavolo Automotive presieduto dal ministro Adolfo Urso assieme al viceministro Valentino Valentini e ai sottosegretari Fausta Bergamotto e Massimo Bitonci sono stati comunicati i dati inerenti le prenotazioni degli incentivi per favorire l’acquisto di mezzi a bassa emissioni inquinanti.

Entrando nei dettagli si evince che a due mesi dall’apertura della piattaforma Ecobonus, avvenuta lo scorso 3 giugno, le risorse per le auto elettriche, pari a bene 230 milioni di euro, si sono esaurite in pochissimo tempo.

Per quanto riguarda il rinnovo del parco auto circolante, l’83% delle prenotazioni prevede la contestuale rottamazione. Di questi circa il 42% dei modelli ha classe fino a Euro 3. Soffermandosi sulla programmazione degli incentivi, viene sottolineato che il:

“fondo automotive può contare ancora su una dotazione di 750 milioni per il 2025 e di un miliardo annuo dal 2026 al 2030. In parallelo al concretizzarsi della politica di attrazione di nuovi player e alla necessità di accompagnare il processo di riqualificazione della componentistica italiana verrà incrementata la quota destinata all’offerta pari a 50 milioni nel 2022 e 350 milioni annui nel successivo biennio”.

A partire dal mese di settembre i ministeri e gli stakeholder coinvolti definiranno il nuovo schema di incentivazione della domanda e dell’offerta della filiera. Si resta pertanto in attesa di ulteriori comunicazioni per sapere in cosa consisteranno i nuovi incentivi. E se davvero sarà conveniente attendere il 2025 per acquistare una nuova auto.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Nel 2025 pensioni anticipate senza limiti di età, tutti i dubbi dei lavoratori
Articolo precedente

Pensioni anticipate più lontane, dal 2025 cambia tutto

lavoro
Articolo seguente

Manovra pronta, tagli agli sgravi per i redditi più alti?