Autodichiarazione aiuti di Stato Covid-19, i commercialisti dichiarano guerra al fisco (ricorso al TAR)

Le associazioni di commercialisti dichiarano guerra all’Agenzia delle Entrate contro l’autodichiarazione aiuti di Stato Covid-19
2 anni fa
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Autodichiarazione aiuti di Stato Covid-19, è guerra al fisco (ricorso al TAR)

Dopo la richiesta della proroga per l’invio dell’Autodichiarazione aiuti di Stato Covid-19, le associazioni dei commercialisti (AIDC, ANC, SIC, UNAGRACO, UNGDCEC), nelle persone dei rispettivi Presidenti, dichiarano guerra al fisco.

Hanno, infatti, presentato ricorso dinanzi al TAR del Lazio contro l’Agenzia delle Entrate. Oggetto è la richiesta di annullamento del Provvedimento Prot. n. 143438/2022, con cui fu approvato il relativo modello.

Ricordiamo che, con l’Autodichiarazione aiuti di Stato Covid-19, i beneficiari degli aiuti attestano che l’importo complessivo di quelli ricevuti non supera i massimali previsti dalla Commissione Europea (c.d. Temporary Framework).

La data di invio al fisco è fissata al 30 giugno 2022 e già l’ANC (Associazione Nazionale Commercialisti) aveva chiesto una proroga almeno al 31 ottobre di questo stesso anno.

Autodichiarazione aiuti di Stato Covid-19: si contrasta lo Statuto del contribuente

Ora il ricorso al TAR. L’azione giudiziaria è spinta dalla circostanza secondo cui i commercialisti ritengono illegittimo il menzionato provvedimento dell’Amministrazione finanziaria. In dettaglio si contesta il fatto che trattasi di un adempimento in aperto contrasto con le norme dello Statuto dei Diritti del Contribuente (art. 6, comma 4, legge 212 del 2000). Per le associazioni, il fisco richiede una

comunicazione di dati che sono già nella sua disponibilità, esponendo anche il dichiarante al rischio di errori e conseguenti sanzioni civili e penali.

Inoltre, si evidenzia che la scadenza stabilita del 30 giugno è illogica. Ciò in ragione del fatto che i dati da riportare nel modello di autodichiarazione aiuti di Stato Covid-19 sono quelli relativi agli aiuti del periodo 1° marzo 2020 – 30 giugno 2022. Dunque, un arco temporale che si conclude il giorno stesso della scadenza. Quindi, in palese violazione del medesimo Statuto dei Diritti del Contribuente.

Alla luce di tutto ciò, pertanto, le associazioni coinvolte hanno chiesto ai giudici del TAR del Lazio, l’immediata sospensione del provvedimento in oggetto (Comunicato ANC del 7 giugno 2022).

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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