Autovelox da record, ha fatto 10 mila multe in 15 giorni

incetta di multe a Taranto grazie all'autovelox da record posizionato sulla statale 100. 10 sanzioni in 2 settimane.
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3 giorni fa
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autovelox record

È un vero e proprio cecchino senza pietà, con una media di circa 700 vittime al giorno. Di chi stiamo parlando? Dell’autovelox da record che si trova a Taranto, protagonista di ben 10 mila multe in appena 2 settimane. Un autovelox installato sulla statale 100, nel territorio di Massafra vicino Taranto, sta generando un numero impressionante di multe. Il dispositivo, definito “autovelox-ghigliottina” per l’alto numero di contravvenzioni emesse, registra una media di 600-700 multe al giorno, per un totale di oltre 10.000 infrazioni rilevate nelle prime due settimane di attivazione.

Questi numeri rappresentano un duro colpo per gli automobilisti, molti dei quali hanno perso i punti sulla patente e stanno affrontando pesanti sanzioni economiche.

Un posizionamento strategico o subdolo?

L’autovelox si trova alla fine della discesa verso Taranto, all’incrocio tra la statale 100 e l’Appia, in una zona nota per i frequenti incidenti stradali. Questo tratto di strada, spesso definito una “strada killer”, ha visto numerosi sinistri negli ultimi mesi, rendendo necessaria l’installazione sia dell’autovelox che del tutor, strumenti utili per ridurre la velocità e prevenire ulteriori tragedie.

Nonostante ciò, molti automobilisti considerano la posizione dell’autovelox più subdola che strategica, sostenendo che il dispositivo sia stato messo appositamente in un punto dove è facile superare il limite di velocità. Tuttavia, il comandante della Polizia Locale di Massafra, Mirko Tagliente, ha difeso la scelta di installare l’autovelox, affermando che la sua presenza è stata decisa dalla Prefettura e che ci sono ben tre segnalatori posti a diverse distanze per avvisare gli automobilisti della sua presenza.

L’impatto delle multe

Dal 26 giugno, quando l’autovelox è entrato ufficialmente in funzione, il numero di contravvenzioni emesse ha raggiunto livelli impressionanti. Nonostante i segnali di avvertimento, molti automobilisti hanno continuato a superare il limite di 70 km/h, portando alla registrazione di centinaia di verbali ogni giorno.

Questo ha spinto molti conducenti a fare ricorso, spesso con il supporto delle associazioni dei consumatori, sostenendo che la presenza dell’autovelox non fosse adeguatamente segnalata o che le multe fossero ingiuste.

Il comandante Tagliente ha spiegato che, inizialmente, gli automobilisti sembravano ignorare completamente l’autovelox: “Fino a metà luglio, si continuava a superare il limite abbondantemente. Sono stati fatti tra i 600 e 700 verbali al giorno”. Tuttavia, ha aggiunto che, col passare del tempo, la situazione è migliorata. “Ora le infrazioni sono diminuite, e si registra solo qualche multa al giorno”.

La risposta della Polizia Locale

Le lamentele degli automobilisti non sono mancate, ma la Polizia Locale di Massafra sottolinea che le multe sono emesse in conformità con le normative vigenti. “Ci sono tre segnalatori ben visibili posti a 1.000, 500 e 250 metri dall’autovelox”, ha dichiarato Tagliente, precisando che la segnaletica è stata ulteriormente rafforzata rispetto alle indicazioni di Anas, che ne richiedeva solo due. Questo dovrebbe garantire che gli automobilisti siano adeguatamente avvisati della presenza del dispositivo.

Miglioramenti sulla sicurezza stradale

Nonostante le polemiche, ci sono stati alcuni risvolti positivi. Vanni Caragnano, del comitato strade sicure, ha dichiarato che la situazione sulla statale 100 è migliorata notevolmente grazie a una serie di interventi, tra cui l’introduzione della zebratura centrale che ha ridotto le corsie da quattro a due. Questo ha portato a una diminuzione della velocità media e ha ridotto il numero di sorpassi azzardati. La combinazione di queste misure e l’attività dell’autovelox ha contribuito a rendere la strada più sicura per tutti.

In sintesi…

  • L’autovelox sulla statale 100 a Taranto emette una media di 600-700 multe al giorno, con oltre 10.000 infrazioni registrate nelle prime due settimane.
  • Gli automobilisti lamentano un posizionamento “subdolo” dell’autovelox, ma la Polizia Locale sottolinea la presenza di tre segnalatori ben visibili.
  • Nonostante le polemiche, la sicurezza stradale è migliorata grazie alla riduzione delle corsie e alla diminuzione della velocità media sulla strada.

Daniele Magliuolo

Redattore di InvestireOggi.it dal 2017 nella sezione News, si occupa di redazione articoli per il web sin dal 2010.
Tra le sue passioni si annoverano cinema, filosofia, musica, letteratura, fumetti e altro ancora. La scrittura è una di queste, e si dichiara felice di averla trasformata in un vero e proprio lavoro.
Nell'era degli algoritmi che archiviano il nostro sentire al fine di rinchiuderci in un enorme echo chamber, pone al centro di ogni suo articolo la riflessione umana, elemento distintivo che nessuna tecnologia, si spera, potrà mai replicare.

4 Comments

  1. Bisognerebbe segnalare a quanti metri di distanza è posizionato l’autovelox. In tal modo l’automobilista si può regolare.

  2. Le multe oer eccesso di velocità possono anche essere un milione al giorno……. bisogna vedere poi quante vengono pagate

    • 70km/h in una statale non è del tutto corretto.
      Bisognerebbe adeguare i limiti di velocità che in Italia hanno solo un senso, quello di rimpinguare le casse di enti e comuni ma , non di certo per evitare sinistri.
      Una velocità adeguata in quel tratto di strada potrebbe essere di 80/90 km/h ..purtroppo nel bel paese non si ha un senso logico di velocità per migliorare la viabilità.
      Qua si cerca solo ed esclusivamente di battere cassa.
      Infatti quei limiti erano in vigore negli anni 70 dove i mezzi non avevo tutti gli strumenti attuali per evitare incidenti.
      Abs, esp, cruis control adattivo , line assist etc etc
      Paragonati ai limiti dei 50km/h in città sembrerebbero ridicoli.. come sono ridicoli i 30km/h all’interno di molti centri abitati… se non nelle zone pedonali o limitrofi.

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