La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimi gli autovelox? Si ma non tutti: occorre fare chiarezza sulle bufale per evitare multe. Per questo motivo la Polizia Stradale ha commentato la sentenza pubblicata il 18 giugno 2015 che ha dichiarato l’incostituzionalità del comma 6 dell’articolo 45 del codice della strada, nel punto in cui non prevede il controllo periodico di tutti gli apparecchi di misurazione della velocità, quindi i diversi tipi di autovelox e simili. La differenza, lo ricordiamo, era tra apparecchi automatici fissi e autovelox mobili usati dalle pattuglie ai posti di blocco.
Autovelox fissi non sono illegittimi: bufale e verità
La verità sull’applicazione della sentenza è quella che emerge dalla circolare di chiarimento che il ministero dell’Interno ha inviato a tutte le sedi della Polizia stradale otto giorni dopo la pubblicazione della sentenza della Corte costituzionale. Nello specifico si ribadisce che gli autovelox fissi, come Tutor, Vergilius e Autovelox autostradali in dotazione ai vari enti italiani, sono sottoposti a controlli periodici e quindi le relative multe sono da considerarsi pienamente valide. Onere dell’ufficio che le invia resta, su richiesta del destinatario, quello di fornire la copia delle certificazioni di tali verifiche. E solamente se la suddetta documentazione manca o è incompleta la multa può essere considerata nulla. Il riferimento legislativo è alla legge numero 241 del 1990, sul diritto di accesso ai documenti amministrativi.
Autovelox illegittimi: ecco quali sono
Come si chiarisce quindi anche nella sopra citata circolare del Ministero, gli unici autovelox illegittimi sono quelli che la legge annullata dalla Consulta esentava dagli obblighi di revisione ovvero quelli usati dalle pattuglie mobili e, in particolare, il Telelaser e il Provida. Attualmente è in corso lo studio di un sistema di revisione degli autovelox mobili che sia periodico e affidabile.