Chi può avere l’avvocato gratis nel 2023: aggiornato il requisito del reddito

Ecco chi può avere l’avvocato gratis in Italia dopo l’aggiornamento del requisito reddituale deciso con decreto del Ministero della Giustizia
2 anni fa
1 minuto di lettura
avvocato gratis

Tutti hanno il diritto di difendersi dinanzi alla giustizia per un reato commesso (piccolo o grande che sia). Anche chi non ha possibilità economiche per permettersi un avvocato ha il diritto di stare in giudizio dinanzi al giudice. Nel nostro Paese esiste la possibilità di avere l’avvocato gratis.

Ci riferiamo al c.d. gratuito patrocinio.

In sostanza, il nostro legislatore garantisce a tutti i cittadini, in possesso di determinati requisiti di reddito, di usufruire della tutela legale senza farsi carico delle spese processuali (ad esempio parcella dell’avvocato, contributo unificato, ecc.).

Chi può avere l’avvocato gratis

L’avvocato gratis è previsto solo per chi si trova in situazioni di difficoltà economica. Una difficoltà economica che è individuata sulla base di un requisito reddituale.

Il gratuito patrocinio è garantito a chi non supera un certo limite di reddito. Un limite che è fissato con apposito decreto del Ministero della Giustizio e che forma oggetto di aggiornamento. Un aggiornamento che avviene ogni due anni sulla base dell’indice ISTAT utilizzato per le rivalutazioni monetarie.

L’ultimo aggiornamento fu quello fatto con il decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 30 gennaio 2021. Questo provvedimento stabilì il limite di reddito per l’accesso al gratuito patrocinio ad euro 11.746,68 euro. Un limite di poco più alto rispetto a quello deciso dal precedente provvedimento del 2018, che era di 11.493,82 euro.

Stabilito adesso anche il nuovo aggiornamento. Infatti, è stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale del 21 aprile 2023, il decreto 3 febbraio 2023 del Ministero della Giustizia, che fissa il nuovo limite di reddito per avere l’avvocato gratis a 11.734,93 euro.

Cosa fare per avere il gratuito patrocinio

La verifica del rispetto del requisito reddituale deve essere fatta prendendo a riferimento il reddito imponibile ai fini IRPEF, risultante dall’ultima dichiarazione personale presentata.

Nel caso in cui l’interessato conviva con il coniuge o con altri familiari, il reddito di riferimento deve essere la somma dei redditi conseguiti nello stesso periodo da ogni componente della famiglia.

In tal caso a, i limiti di reddito sono elevati di euro 1.032,91 per ognuno di essi (art. 92 Testo unico spese di giustizia).

Il gratuito patrocinio non è automatico. Per vederselo riconoscere bisogna presentare richiesta. La domanda deve essere indirizzata:

  • al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del luogo in cui si svolge il processo (se trattasi di vertenza civile);
  • all’ufficio del magistrato innanzi al quale pende il processo (se trattasi di vertenza penale).

Due precisazioni per i percettori di reddito di cittadinanza. In primo luogo non c’è incompatibilità. Quindi, nel rispetto del requisito di reddito, chi ha il reddito di cittadinanza può avere il gratuito patrocinio. Inoltre, anche se il reddito di cittadinanza è esente da imposte, deve essere considerato ai fini della verifica del citato limite di reddito per l’accesso all’avvocato gratis. Risposta Agenzia Entrate n. 31 del 19 ottobre 2022.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensioni
Articolo precedente

Pensioni future sempre più basse se diminuisce il tasso di capitalizzazione

Crescita PIL giù e inflazione su
Articolo seguente

Crescita PIL giù, inflazione su: luci e ombre dei dati americani e riflessi sull’Area Euro