Avvisi bonari. Nel 2025 più tempo per pagare la prima o unica rata

Dal 2025 più tempo e strumenti digitali per gestire gli avvisi bonari: scadenze estese, rateizzazione confermate e assistenza online
18 ore fa
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avvisi bonari
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A partire dal 1° gennaio 2025, sono entrate  in vigore importanti modifiche riguardanti gli avvisi bonari. Infatti, grazie al  Decreto Legislativo n. 108/2024 i contribuenti avranno più tempo per pagare la prima o unica rata dell’avviso.

Queste novità mirano a offrire maggiore flessibilità ai contribuenti nei termini di pagamento e nella gestione delle comunicazioni di irregolarità fiscali.

Le modifiche introdotte si applicheranno agli avvisi bonari elaborati dall’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° gennaio 2025. È fondamentale considerare la data di elaborazione dell’avviso, non quella di notifica.

Pertanto, un avviso elaborato il 10 dicembre 2024 ma notificato il 3 gennaio 2025 seguirà le tempistiche precedenti.

I contribuenti e gli intermediari dovranno prestare particolare attenzione alla data di elaborazione per determinare i termini applicabili.

Gli avvisi bonari

Per gli avvisi elaborati fino al 31 dicembre 2024, se l’avviso bonario deriva da un controllo automatico delle dichiarazioni dei redditi 36-bis (o 54-bis per l’Iva), il contribuente ha 30 giorni dalla ricezione per effettuare il pagamento delle somme dovute. Fino al 31 dicembre c’è stato lo stop alla notifica degli avvisi bonari.

In questo caso, beneficia di una riduzione delle sanzioni per omesso versamento a un terzo. Invece, nel caso di avvisi emessi a seguito di un controllo formale 36-ter, le sanzioni sono ridotte a due terzi.

Il termine standard di 30 giorni previsto per il pagamento dell’avviso bonario è esteso a 90 giorni qualora la comunicazione venga inviata all’intermediario che ha trasmesso la dichiarazione fiscale. Come previsto dall’articolo 2-bis del Decreto Legge 203/2005.

In alternativa al pagamento in un’unica soluzione, il contribuente può optare per la rateizzazione. Fino a un massimo di 20 rate trimestrali (articolo 3-bis del Decreto Legislativo 462/1997).

La prima rata deve essere versata entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione; tuttavia, per gli avvisi telematici inviati all’intermediario, tale termine è prorogato a 90 giorni.

A ogni modo, il contribuente il quale ritiene che le contestazioni fatte dal Fisco non siano corrette può far valere le proprie ragioni per comprovare l’esattezza dei dati dichiarati.

A tal fine può avvalersi ad esempio del canale Civis.

Avvisi bonari. Nel 2025 più tempo per pagare

Dal 2025 i contribuenti avranno più tempo per pagare le somme contestate con l’avviso bonario o per contestare quanto comunicato dal Fisco: si passa da 30 a 60 giorni dalla ricezione della comunicazione.

Ciò consente ai contribuenti anche di disporre di più tempo (60 giorni e non più 30) per raccogliere la documentazione necessaria e presentare eventuali giustificazioni o contestazioni tramite il canale telematico Civis.

Le modifiche in esame si applicano agli avvisi bonari elaborati dall’Agenzia delle Entrate a partire dal 1° gennaio 2025. È fondamentale considerare la data di elaborazione dell’avviso, non quella di notifica. La data di elaborazione è indicata nell’avviso stesso.

Pertanto, un avviso elaborato il 10 dicembre 2024 ma notificato il 3 gennaio 2025 seguirà le regole precedenti, con termini di 30 giorni.

Rimane fermo anche nel 2025 il termine di  90 giorni qualora la comunicazione di irregolarità venga inviata all’intermediario che ha trasmesso la dichiarazione.

Per le somme dovute sui redditi soggetti a tassazione separata non sono dovuti né interessi né sanzioni, se il pagamento avviene entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione o dalla data di rettifica della stessa, se corretta dall’ufficio.

Il termine di 30 giorni è rimasto invariato anche dopo l’intervento del DL 108/2024.

Ulteriori novità: avvisi bonari e cassetto fiscale

Nella sezione “L’Agenzia scrive” del cassetto fiscale è possibile consultare gli avvisi bonari.

Questa area consente al contribuente non solo di visionare le comunicazioni ricevute, ma anche di procedere con il pagamento delle somme dovute o di richiedere assistenza tramite Civis.

La novità è stata introdotta dal provvedimento Agenzia delle entrate del 19 novembre 2024, che definisce le modalità di accesso e utilizzo del servizio.

Un avviso specifico segnala al contribuente la disponibilità di una nuova comunicazione all’interno della sua area riservata nel portale dell’Agenzia delle Entrate.

Per gli utenti dell’app IO, viene inviato anche un messaggio di notifica direttamente sullo smartphone, ampliando ulteriormente i canali di informazione.

Le comunicazioni sugli esiti dei controlli automatici sono disponibili nella sezione “L’Agenzia scrive” dopo la loro consegna al contribuente tramite PEC o raccomandata.

Per agevolare la consultazione, si è implementata una funzione di ricerca basata sui dati identificativi delle comunicazioni, consentendo di reperire rapidamente le informazioni di interesse.

Tutte queste nuove funzioni sono già disponibili dal 20 novembre scorso.

Riassumendo…

  • Termini estesi dal 2025: più tempo per pagare gli avvisi bonari, da 30 a 60 giorni (sempre 90 giorni per comunicazioni agli intermediari).
  • Applicazione alle nuove elaborazioni: le modifiche si applicano agli avvisi elaborati dall’Agenzia delle Entrate dal 1° gennaio 2025.
  • Rateizzazione e riduzioni: sempre possibile rateizzare in 20 rate trimestrali; sanzioni ridotte a 1/3 per controlli automatici e 2/3 per controlli formali.
  • Cassetto Fiscale aggiornato: nella sezione “L’Agenzia scrive” è possibile consultare, pagare o chiedere assistenza per gli avvisi bonari.
  • Digitalizzazione migliorata: Notifiche tramite app IO, ricerca semplificata e gestione più trasparente dei controlli fiscali.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.

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