Avviso buoni fruttiferi postali cartacei prescritti dal 1° febbraio 2020 al 28 febbraio 2021

Buoni fruttiferi postali in prescritti dal 1° febbraio al 31 gennaio 2021 arriva la nota di Poste Italiane: saranno esigibili fino ad una nuova data.
4 anni fa
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Buoni fruttiferi postali a scadenza

I buoni fruttiferi postali insieme ai libretti di risparmio postale rappresentano il cosiddetto risparmio postale. Sono molti amati dagli italiani perché non costano nulla: non si paga infatti l’apertura e nemmeno la chiusura. Sono poi garantiti dallo Stato Italiano, emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e collocati sul mercato da Poste Italiane. La novità del momento è l’avviso riguardante i buoni postali cartacei emesso da Poste sulla sua pagina web ufficiale. Ecco maggiori dettagli.

L’avviso di Poste Italiane oggi 1° aprile 2021

In una nota pubblicata sul suo sito web ufficiale, Poste Italiane comunica che i buoni fruttiferi postali cartacei la cui data di prescrizione cadeva nel periodo compreso dal 1 febbraio 2020 al 28 febbraio 2021 potranno essere riscossi fino al 30 aprile 2021.

La prescrizione, per chi non lo sapesse, scatta 10 anni dopo la scadenza del buono e quando si verifica il buono non è più esigibile: né il capitale investito e nemmeno gli interessi maturati.

Per ricevere informazioni più dettagliate in merito all’avviso, Poste consiglia di rivolgersi ad uno degli uffici ubicati sul territorio italiano aperti anche il sabato mattina o in alternativa consultare il sito ufficiale poste.it, quello della cdp.it (Cassa Depositi e Prestiti) o chiamare il numero verde gratuito 800.00.33.22.

Perché l’avviso riguarda solo i buoni cartacei?

L’avviso di Poste Italiane riguarda soltanto i buoni fruttiferi cartacei perché quelli dematerializzati sono rappresentati da una sola scrittura contabile che avviene sul conto di regolamento. Quest’ultimo può essere un conto corrente BancoPosta o un libretto di risparmio postale ed il bfp dematerializzato deve avere la sua stessa intestazione. La comodità di tale titolo è che al momento del rimborso (sia essa alla scadenza o in anticipo) l’accredito della cifra spettante viene caricata in automatico sul conto di regolamento che quindi non può essere estinto se in vita ci sono ancora dei buoni.


Per i buoni fruttiferi postali cartacei il discorso è diverso. Alla sottoscrizione di essi, infatti, il risparmiatore riceve un titolo cartaceo che va custodito gelosamente. Al momento del rimborso (sia esso anticipato o alla scadenza), infatti, va presentato agli uffici postali.

Attenzione: se ci si reca presso l’ufficio di emissione, il pagamento del rimborso è a vista (ovvero avviene subito) mentre se richiesto in un ufficio postale diverso da quello di emissione è necessario attendere quattro giorni lavorativi per gli accertamenti.

Infine ricordiamo che il rimborso può avvenire in denaro contante qualora vi sia la disponibilità o con delle modalità alternative quali l’accredito sul conto corrente BancoPosta o libretto risparmio postale o ancora vaglia circolare.
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alessandradibartolomeo

Da novembre 2016 fa parte della redazione di InvestireOggi curando la sezione Risparmio, e scrivendo su tematiche di carattere politico ed economico. E’ Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Campania.
Dopo una formazione classica, l’amore per la scrittura l’ha portata già da più di dieci anni a lavorare nell’ambiente del giornalismo. Ha collaborato in passato con diverse testate online, trattando temi legati al risparmio e all’economia.

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