L’azienda è in crisi, i dipendenti sono senza stipendi ma la commissaria straordinaria si compra una Porsche alla faccia loro. Sembra una barzelletta ma è pura realtà. E’ accaduto alla Servicedent, azienda monzese che gestisce servizi odontoiatrici per ospedali e aziende sanitarie, in gravi difficoltà dopo l’addio della titolare, sotto indagine per una storia di tangenti. E’ proprio dopo l’arresto della titolare nel 2016 che l’azienda ha iniziato la sua discesa e i prefetti di Milano e Monza hanno dovuto nominare due amministratori straordinari.
400 dipendenti senza paga ma la commissaria acquista una Porsche
In una situazione già delicata per i lavoratori della Servicedent, sapere che uno dei commissari ha acquistato una macchina di lusso, una Porsche per la precisione, deve essere stato davvero un pugno nello stomaco. Dopo l’arrivo dei due commissari straordinari, Laura Arosio e l’avvocato Gianluca Minniti, è iniziata a circolare la notizia che i due si erano fatti liquidare 393mila euro a testa, a cui si aggiungono gli stipendi pagati profumatamente ai loro consulenti esterni, tra cui anche parenti stretti, il tutto mentre i 400 lavoratori dell’azienda erano senza paga e col dubbio se poter o meno fare la spesa per Natale.
La bomba, però, è scoppiata dopo che Laura Arosio ha pubblicato un post su Facebook, con tanto di foto, in cui si vantava di trovarsi presso un concessionario di Porsche: «Alla grande presso Centro Porsche Milano est. È fantastica da guidare. Evviva!!!!». Nonostante il post sia stato poi cancellato, qualcuno è riuscito a fotografarlo e da quel momento è iniziata la ribellione dei 400 lavoratori, i quali hanno scritto una lettera in cui chiedono il sollevamento dall’incarico dei due commissari, «Sappiamo che il 3 gennaio, nonostante una situazione di crisi di liquidità che non consente neanche di pagare i medici e gli stipendi, gli amministratori straordinari, hanno anticipato il loro interesse predisponendo il loro compenso di 786 mila euro e quello di tutti i loro consulenti per svariate altre decine di migliaia di euro, con avvenuto bonifico, utilizzando i soldi pervenuti da due delle Asst (Monza e Vimercate ) sotto loro supervisione.
Ora si attende la decisione del tribunale di Monza che deve valutare la richiesta di concordato posta dal gruppo, sul tavolo ci sono 4 milioni.
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