Azzeramento ferie se non si hanno i soldi per pagarle: ma restano un diritto

E' lecito l'azzeramento delle ferie se il datore di lavoro non ha i soldi per pagarle? Ecco quando e con quali limiti: le ferie restano un diritto irrinunciabile.
7 anni fa
1 minuto di lettura

E’ lecito l’azzeramento delle ferie se il datore di lavoro non ha soldi per retribuirle? Si ma prima di allarmarsi è bene fare chiarezza e capire di che cosa stiamo parlando.

Le ferie sono un diritto e l’azzeramento per mancanza di soldi non lo viola

Dire che è lecito l’azzeramento delle ferie non significa negare che siano un diritto del lavoratore. Quando parliamo di questo strumento, infatti, non ci riferiamo alla riduzione o alla cancellazione di ferie o permessi spettanti.

E’ cosa ben diversa.
Azzerando le ferie il datore di lavoro, in pratica, impone ai dipendenti di consumare quelle arretrate e accumulate. In altre parole, andranno consumati tutti i permessi e le ferie residue perché non ci sono i fondi per monetizzarle.

E’ evidente, quindi, che questa possibilità non va ad intaccare il diritto alla ferie che la Costituzione definisce irrinunciabile perché sono indispensabili a recuperare energie psicofisiche. A tal proposito, però, per completezza segnaliamo che alcune sentenze della Cassazione limitano l’irrinunciabilità delle ferie sottolineando come non si tratti di un diritto assoluto ma inteso nell’ottica di non pregiudicare il diritto al riposo e quindi in questo senso concepito. Il caso tipico è quello del lavoratore che, nonostante le diverse soluzioni proposte dal datore di lavoro per venire incontro alle sue esigenze, si rifiuti di usufruire dei giorni di ferie: una volta perso il diritto alle ferie maturate non potrà recuperarle. In linea generale, invece, il lavoratore non può rinunciare alle ferie. Stesso dicasi per la riduzione delle ferie concordata al di sotto delle quattro settimane di base annua.

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Articolo precedente

Trasferirsi all’estero senza parlare inglese è possibile ma a caro prezzo

Articolo seguente

Pensione: età pensionabile 67 anni, legge 104, pensione fumatori, Riforma Fornero, sconti donna, notizie INPS, tutte le novità dal 10 al 14 luglio