“Cercasi badante automunita” o “cercasi badante con patente“. Sembrano due annunci identici ma, a ben vedere, uno presuppone la disponibilità di una vettura per gli spostamenti mentre il secondo si limita a richiedere come requisito la patente. Viene allora da chiedersi se, nel primo caso, la badante che utilizza la sua macchina per i trasferimenti dell’assistito (necessari, ad esempio, per visite e controlli medici, per fare spesa etc) abbia anche diritto al rimborso delle spese nonché per l’usura della propria macchina.
Badante auto munita: rimborso per l’usura del mezzo
Il lavoratore domestico che mette la sua autovettura a disposizione della famiglia dell’assistito, ha diritto ad rimborso proporzionato ai km percorsi e al tipo di auto utilizzata (si usano a parametro, ad esempio, le tariffe aggiornate annualmente dall’ACI).
Incidente auto badante: chi è responsabile?
In merito alla copertura assicurativa, la polizza tendenzialmente copre i danni fisici subiti dai passeggeri del veicolo che ha causato un incidente, mentre, di norma, restano esclusi quelli subiti dal conducente stesso. In alcuni casi (segnalati nella polizza sotto la voce “esclusioni“) in cui l’assicuratore, pur dovendo risarcire il terzo danneggiato, può in seguito richiedere il rimborso di quanto versato.
Alcune volte i giudici hanno riconosciuto anche la corresponsabilità del datore di lavoro, soprattutto se l’uso della vettura personale del dipendente è previsto sistematicamente tanto da diventare una prassi. Ecco perché, in alcuni casi, potrebbe essere opportuno prevedere per scritto una cd lettera di missione in cui il datore si esonera da responsabilità qualora eventuali incidenti siano dovuti ad incuria nella manutenzione della macchina o ad imperizia alla guida e/o atti vandalici o agenti atmosferici.
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