Badanti e colf, salgono gli stipendi: ecco le cifre che deludono le lavoratrici

Di quanto salgono gli stipendi di colf, badanti e baby sitter e cosa cambia rispetto al 2023 nelle tabelle con i minimi salariali appena aggiornate.
10 mesi fa
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aumento stipendio badanti
Foto © Licenze Creative Commons

Come sempre accade ogni anno, anche nel 2024 salgono le retribuzioni di colf, badanti e di tutti gli altri lavoratori domestici. L’adeguamento degli stipendi prodotto come al solito dalla Commissione che si riunisce a cadenza annuale che aggiorna i minimi tabellari è stato già confermato. E non sono mancate le sorprese però.

Infatti l’indicizzazione dello stipendio dei lavoratori domestici al tasso di inflazione lascerà l’amaro in bocca a tutti i lavoratori. Perché non otterranno quegli aumenti di cui si parlava nelle settimane precedenti.

Nonostante un’inflazione al 5,4%, che è l’aumento del costo della vita previsionale dell’Istat, gli aumenti saranno davvero irrisori.

“Buonasera mi chiamo Paola e sono una badante. Volevo capire cosa devo chiedere di aumento ai miei datori di lavoro dal momento che mi sono già esposta da qualche settimana dicendogli che mi dovevano dare il 5% in più di stipendio perché a tanto ammonta l’inflazione. Mi sapete dire qual è il minimo stipendiale che dovrei percepire adesso visto che la commissione che se ne occupa si è già riunita? Volevo avere la certezza dal momento che sono giunte voce che gli aumenti non saranno come immaginavo. Faccio la badante e mi hanno assunta al livello CS dal 2022. E prendo esattamente il minimo tabellare, cioè 1.120,76 euro.”

Inflazione, stipendi e incrementi retributivi, ecco cosa succede nel settore domestico

La Commissione che ogni anno si riunisce per trovare una intesa sui nuovi minimi tabellari per i lavoratori domestici l’8 gennaio 2024 ha ultimato i suoi lavori. Sono state partorite le nuove tabelle stipendiali per baby sitter, maggiordomi, badanti e per tutti i domestici. Stipendi come al solito variabili in base al livello di inquadramento. E ogni livello si applica a determinate attività lavorative.

Così, per esempio, la badante che assiste una persona non autosufficiente viene assunta comunemente al livello CS. Come detto in premessa e come la stessa nostra lettrice dimostra di sapere, niente incrementi in misura pari al tasso di inflazione.

Anzi, gli aumenti che i lavoratori si troveranno in busta paga, o che potranno chiedere ai datori di lavoro sono irrisori rispetto alle premesse. E pertanto, pochi euro in più e niente aumenti al 5,4%.

Prima di tutto va detto che l’aumento riguarda dipendenti che prendono uno stipendio commisurato ai minimi, perché se ciò che prendono è di più, non c’è da pretendere alcun incremento retributivo.

Badanti e colf, salgono gli stipendi: ecco le cifre che deludono le lavoratrici

Come detto, sono disponibili già le nuove tabelle con gli stipendi minimi da erogare ai lavoratori domestici in base alle mansioni che svolgono. Le associazioni dei datori di lavoro e le rappresentanze sindacali hanno trovato intesa su incrementi dello 0,56% rispetto alle tabelle 2023.

Il paventato salasso per le famiglie, con stipendi che sarebbero dovuti salire del 5,4% in misura pari al tasso di inflazione, non si è materializzato. Non è successo ai domestici ciò che per esempio è successo ai pensionati con assegni fino a 4 volte il trattamento minimo (più o meno 2.200/2.300 euro al mese).

Ai pensionati è stato concesso, fino a questa soglia, un incremento pari pari al tasso di inflazione previsionale Istat. Invece ai lavoratori domestici ecco in arrivo uno 0,56% che ha già prodotto le prime lamentele per l’irrisorietà di questi incrementi.

Ecco le tabelle tra badanti e lavoratori conviventi e non conviventi, a tempo pieno o ad orario ridotto

I nuovi minimi tabellari sono quelli che meglio riusciranno a fare capire di che genere di aumento si tratta. Per comprendere bene quel senso di delusione che sicuramente pervade adesso i lavoratori.

Per quanto concerne i lavoratori che convivono con il datore di lavoro ed assunti a tempo pieno (massimo 54 ore a settimana), gli importi mensili lordi di stipendio delle nuove tabelle, distinti sempre in base al livello di assunzione sono:

  • A: 729,25 euro;
  • AS (super): 861,86 euro;
  • B: 928,15 euro;
  • BS (super): 994,44 euro;
  • C: 1.060,76 euro;
  • CS (super): 1.127,04 euro;
  • D: 1.325,92 euro;
  • DS (super): 1.391,21.

Invece per i non conviventi, magari assunti a orario ridotto, le tabelle sono a paga oraria e quindi:

  • A: 5,30 euro ad ora;
  • AS: 6,24 euro ad ora;
  • B: 6,62 euro ad ora;
  • BS: 7,03 euro ad ora;
  • C: 7,42 euro ad ora;
  • CS: 7,83 euro ad ora;
  • D: 9,03 euro ad ora;
  • DS: 9,41 euro ad ora.

Ecco cosa cambia rispetto allo stipendio 2023

Piccoli aumenti quindi, quasi impercettibili nella stragrande maggioranza dei casi.

Infatti per la badante, una delle professioni più diffuse del settore domestico, che poi è il ruolo che ha la nostra lettrice, si tratta di aumenti lordi che non arrivano a 7 euro al mese. E per chi lavora con paga oraria, magari come colf, sono 4 centesimi in più. Per quest’ultima infatti la paga oraria 2023, per il livello B era di 6,58 euro per ogni ora di lavoro. Oggi invece prenderà 6,62 euro.

Tornando alla badante convivente ed a tempo pieno, si passa da 1.120,76 a 1.127,04 euro al mese. I nuovi minimi stipendiali sono vigenti dal 1° gennaio scorso. Pertanto, chi a gennaio non ha ricevuto l’aumento, se il suo stipendio è basato sui minimi delle tabelle, dovrà prendere alla prima data utile, cioè sugli stipendi dei prossimi mesi, gli arretrati.

 

 

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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