Continua la diatriba su Ryanair e Wizz Air e la questione dei bagagli a mano. Le due compagnie aeree sono state multate dall’Antitrust per la policy sui bagagli a mano, considerata ingannevole, per una cifra di 3 milioni di euro all’irlandese e 1 milione di euro per Wizz Air. Ora hanno tempo 60 giorni per comunicare all’Autorità le misure adottate.
Multa per la policy sui bagagli a mano
I procedimenti istruttori verso Ryanair e Wizz Air erano stati avviati a settembre e ottobre 2018 per “accertare che le modifiche rispettivamente apportate alle regole di trasporto del bagaglio a mano grande, il trolley, costituiscono una pratica commerciale scorretta in quanto ingannano il consumatore sull’effettivo prezzo del biglietto, non includendo più nella tariffa base un elemento essenziale del contratto di trasporto aereo quale è il bagaglio a mano grande”.
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Secondo l’Antitrust la quasi totalità dei viaggiatori usa partire con un bagaglio a mano grande, questo deve far parte del servizio di trasporto aereo come elemento essenziale senza costi aggiuntivi. Le due compagnie, invece, hanno provveduto ad inserire un supplemento variabile tra 5 e 25 euro per portare a bordo il bagaglio a mano grande aumentando di fatto il prezzo del biglietto. Si presume, in sostanza, l’inganno per i consumatori in quanto il prezzo del biglietto, alla fine della prenotazione, sarà più alto di quello proposto all’inizio durante la fase di comparazione. Da qui la multa per le due compagnie, che ora avranno tempo fino a 60 giorni per provvedere alla comunicazione all’autorità.
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Come vanno gli affari di Ryanair
Già l’estate scorsa Ryanair aveva risposto in maniera negativa alla richiesta di togliere il bagaglio a mano a pagamento. La compagnia low cost, che in Europa è tra le più utilizzate per viaggiare, non aveva accolto in maniera positiva la richiesta nonostante le tante polemiche scaturite con la decisione di mettere una tassa per portare a bordo il proprio bagaglio a mano.
Di recente il vettore aveva annunciato una perdita netta di 19,6 milioni di euro nel terzo trimestre del 2018 a causa del ribasso delle tariffe. I ricavi erano aumentati del 9%, arrivando a quota 1,53 miliardi di euro, il traffico era ugualmente cresciuto dell’8% mentre le tariffe erano scese del 6%. Un fattore che il Chief Executive Officer Micheal O’Leary aveva commentato così: “La perdita di 20 milioni ci ha deluso ma nello stesso tempo ci rallegriamo del fatto che è stata causata da tariffe più deboli del previsto, e questo vuol dire che i nostri clienti godono di prezzi più bassi, un fattore positivo per la crescita del traffico attuale e futura”.
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