Ieri sera, martedì 15 aprile 2014, Giovanni Floris ha ospitato nello studio di Ballarò il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, Renato Soru del PD, Nichi Vendola leader di SEL, l’ex ministro del governo Monti Corrado Passera, Laura Ravetto di Forza Italia, il giornalista Beppe Severgnini e la filosofa Francesca Rigotti. Tra gli argomenti centrali della puntata non poteva mancare l’affidamento di Silvio Berlusconi ai servizi sociali, notizia alla quale ha fatto riferimento anche Maurizio Crozza nella sua copertina di apertura (Copertina Maurizio Crozza, puntata Ballarò 15 aprile 2014: ora tocca al numero tre di Forza Italia).
Stipendi: quelli dei manager pubblici e quelli dei parlamentari
Si discute in studio del tetto massimo per gli stipendi dei manager pubblici fissato a 239 mila euro lordi l’anno. Un cartello si sofferma invece sugli stipendi dei parlamentari. I più poveri sono quelli del Movimento 5 Stelle. Alcuni di loro, tra cui Di Maio e Fico, sono a reddito zero. Di Battista, Cozzolino e Leva risultano incapienti. Serena Sileoni ribadisce che il lavoro retribuito bene non è da condannare: “È rischioso dire quando lo stipendio è troppo e quando è poco. Tagliare gli stipendi, di chiunque, per una revisione della spesa è ok, ma se lo si fa per altri motivi non è giusto o è moralistico”.
80 euro in più in busta paga: dove si taglia per coprire?
Si torna a discutere anche delle 80 euro promesse da Renzi in busta paga a partire da fine maggio. Passera precisa: “Si possono trovare con un po’ di coraggio tagli strutturali, che non tagliano servizi, per coprire gli 80 euro”. Lorenzin rassicura: “La copertura degli 80 euro c’è”. Ma Floris ribatte: “Mi dica quale”. Il ministro resta vago: “Sono centinaia le voci, c’è una misura strutturale”.
Sondaggi Ipsos: agli italiani non piacciono i politici
Il presidente Ipsos Nando Pagnoncelli illustra i sondaggi (Sondaggi politici elettorali Ballarò: intenzioni di voto alle Europee per Ipsos). Il 77% degli italiani non ha dubbi sull’opportunità di fissare un tetto agli stipendi dei manager pubblici. Eppure quando si chiede quale categoria professionale o sociale fa più antipatia i grandi manager si fermano al 7% mentre il 53% degli intervistati ce l’ha con i politici. Immancabile il quesito sulle intenzioni di voto alle elezioni europee 2014: il Pd si conferma al primo posto con il 34,2% delle preferenze seguito dal M5S al 22,7%. Forza Italia scende al di sotto del 20% fermandosi a 19,6%.