“La nascita di un figlio non è solo la venuta al mondo di qualcuno di cui attendevamo di vedere il volto, di qualcuno che attendevamo di accogliere tra le nostre braccia. Insieme alla vita del figlio viene nuovamente alla vita anche il mondo“, afferma Massimo Recalcati.
Nello stesso momento in cui una donna scopre di essere in dolce attesa si sente già madre e responsabile di colui, o colei, che cambierà per sempre la sua esistenza e quella del futuro papà.
Bambini nati prematuri, quali esenzioni fiscali
I bimbi nati prematuri che hanno riportato delle conseguenze hanno diritto ad alcune agevolazioni fiscali, ovvero la Legge 104 e l’esenzione 040. Quest’ultima permette di beneficiare, per i primi tre anni di vita dl bambino, della copertura delle spese sanitarie per monitorare le patologie di cui sono affetti, oltre a possibili complicazioni, riabilitazione e prevenzione di eventuali aggravamenti. Entrando nei dettagli l’esenzione 040 serve a coprire i costi delle visite specialistiche e dei farmaci di fascia A, ovvero quelli considerati essenziali e utilizzati per malattie croniche. Il riconoscimento dell’esenzione 040 non avviene in automatico. Bisogna farsi rilasciare dall’ospedale un certificato attestante la patologia invalidante e rivolgersi all’ASL di competenza per richiedere tale esenzione.
Legge 104 per bimbi prematuri: come farne richiesta
Per bambini nati con particolari patologie o prima delle trenta settimane di gestazione è possibile richiedere anche la Legge 104.
Stesso discorso se, alla nascita a termine, si verificano delle condizioni per cui si richiede il ricovero presso il reparto di terapia intensiva neonatale. La legge 104 per bimbi prematuri prevede diverse agevolazioni a sostegno dei genitori che possono richiedere permessi retribuiti, un prolungamento del congedo parentale e il congedo straordinario retribuito.
Per accedere alla Legge 104 è innanzitutto fondamentale che un medico certificatore compili il certificato introduttivo. Una volta in possesso di tutta la documentazione bisogna presentare apposita richiesta recandosi presso uno degli uffici Inps dislocati sul territorio oppure in modalità telematica. In alternativa è possibile rivolgersi a un Caf o patronato che sarà in grado di garantire apposita assistenza. In seguito si riceverà una raccomandata con la convocazione per la visita che verrà effettuata dalla Commissione Medica. Quest’ultima provvederà ad accertare la gravità della patologia. In seguito a tale riconoscimento si potrà accedere alla legge 104.