Dopo la crisi di alcuni Istituti di Credito, in molti si stanno chiedendo se la propria banca è sicura e se aderisce al Fidt. Non bisogna aver paura, le banche europee sono solide soprattutto Fineco, Mediolanum e Icrea Banca secondo l’indicatore Common Equity Tier che ha effettuato di recente una ricerca sulla salute degli Istituti di Credito.
Il timore di tutti è infatti sempre lo stesso: ovvero di perdere i propri risparmi, frutto di tanto impegno per una possibile crisi della banca.
Per tutelare i clienti e ridurre i rischi sono nati, quindi, i sistemi di garanzia dei depositi bancari come il Fidt.
Quali prodotti sono tutelati dal Fidt
A chi si chiede se la propria banca è sicura e aderisce al Fidt, rispondiamo che tutte le banche italiane sono obbligate ad aderire a uno dei sistemi di garanzia dei depositanti. Nel nostro paese ce ne sono: il Fondo di garanzia del Credito Cooperativo e il Fidt. Aderiscono a quest’ultimo anche le succursali delle banche comunitarie in modo tale che possano integrare la tutela proposta dal sistema nazionale al quale appartengono.
La garanzia del Fidt non è applicata solo alle persone fisiche ma anche a quelle giuridiche e ai depositanti minorenni. In quest’ultimo caso i diritti sono esercitati da chi ne detiene la potestà genitoriale. I depositi presso le Poste, invece, non sono protetti dal Fidt ma dallo Stato Italiano.
Il Fidt, come detto, tutela soltanto i depositi delle banche consorziate comprese quelle online. I prodotti oggetto di tutela sono il conto corrente, i conti deposito anche vincolati, gli assegni circolari, i certificati di deposito e i libretti di risparmio.
I pronti contro termine, le azioni e le obbligazioni, invece, non hanno la garanzia di tale fondo. Per quanto riguarda le carte prepagate emesse dalla Banca esse non sono tutelate perché non si qualificano come depositi a differenza di quelle che posseggono un Iban.
La vostra banca è sicura, aderisce al Fidt? Ecco come scoprirlo
Per scoprire se la propria banca è sicura ci si può collegare alla pagina del Fidt in quanto c’è l’elenco di tutte quelle che ne fanno parte. Ricordiamo che tale fondo copre fino a 100 mila euro a depositante per singola banca anche in caso di appartenenza al medesimo gruppo bancario. Il calcolo è semplice: si cumulano tutti i depositi della stessa persona presso la medesima banca. La parte eccedente i 100 mila euro non è tutelata.
Le banche consorziate sono la Allianza Bank Financial, Artigiancassa, la banca di Imola, quella Agricola Popolare di Ragusa, l’Aidexa, l’Akros, l’Aletti e la Cambiano 1884. E ancora, la banca Capasso Antonio, la Cassa Risparmio di Savigliano, la banca Cesare Ponti, la Cf+, la Consulia e la Credifarma. C’è poi la banca del Fucino, quella del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale, quella del Piemonte, della Nuova Terra, di Cividale, del Credito Peloritano e di Credito Popolare di Torre del Greco. Queste sono solo alcune delle banche consorziate. Sul sito ufficiale del Fidt si troverà tutto l’elenco non solo con la denominazione ma anche con il codice Abi.
Per avere maggiori dettagli sui depositi e per capire se la propria banca (nella lista) è sicura si potrà contattare il Fondo Interbancario. Nel caso in cui, però, il prospetto informativo sulla tutela dei depositi risulti allegato a un estratto conto periodico, allora le informazioni andranno richieste alla propria banca.