In Italia lo strapotere delle banche sembra incrollabile. Ma qualcosa sta cambiando e i risparmiatori sono oggi più attenti rispetto al passato di come vengono gestiti i loro soldi. Merito di maggiore informazione e attenzione per i propri risparmi, ma anche di maggiore trasparenza che la legge impone agli intermediari finanziari.
Così nel 2020 e 2021, la Banca d’Italia ha registrato un boom di esposti contro le banche italiane da far rabbrividire. Cosa che a volte fa scattare anche ispezioni e multe salate nei confronti degli amministratori.
Boom di esposti contro le banche
Numeri alla mano – secondo l’ultima relazione di Bankitalia – nel 2020 sono stati presentati 11.230 esposti, in aumento del 36% rispetto al 2019. Incremento che si registra anche nel corso del 2021 con un rialzo del 9% delle lamentele rispetto al 2020.
Gli esposti riguardano in prevalenza lamentele per l’accesso alle misure governative varate per fronteggiare la pandemia. Più nel dettaglio, si tratta di pratiche legate alla concessione di finanziamenti di mutui e prestiti (49% del totale), con un forte incremento rispetto all’anno precedente (+70%).
Il resto riguarda operazioni sui depositi, conti correnti e servizi. In questa area, l’incremento maggiore degli esposti ha riguardato strumenti e servizi di pagamento, legati principalmente all’uso di carte di credito e bonifici durante la pandemia (+59% rispetto al 2019).
L’incremento del commercio elettronico e l’uso di strumenti di pagamento ad esso associati ha quindi aumentato l’attenzione verso i problemi legati a questo tipo di transazioni alle quali non sempre le banche hanno dato soluzione immediata.
Il problema dei servizi
Uno dei problemi maggiori evidenziato durante la pandemia è stata la carenza dell’assistenza alla clientela. I clienti, soprattutto anziani e con poca dimestichezza dell’uso di internet, non hanno potuto ricevere adeguata assistenza dalle banche.
Col lento ritorno alla normalità, il problema non pare ancora essersi risolto – sottolineano le associazioni dei consumatori – che lamentano come il canale telefonico e internet, alternativo allo sportello, è spesso inefficiente.
Secondo la relazione della Banca d’Italia, sono infatti diventate frequenti le segnalazioni presentate da soggetti vulnerabili (chi versa in condizioni, anche temporanee, di disagio economico o sociale), che lamentano l’impossibilità di aprire conti di pagamento e di base .