Banche italiane, prelievo forzoso su tutti i risparmiatori contro la crisi?

La crisi delle banche italiane? E se il governo decide di tagliare la testa al toro, attuando un prelievo forzoso su tutti?
8 anni fa
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E se la crisi delle banche italiane alla fine la pagassimo tutti, ma non in qualità di contribuenti, bensì di clienti? L’ipotesi, che verrebbe smentita con spallucce da parte di qualsivoglia esponente del governo, potrebbe essere meno fantasiosa di quello che si pensa.

Partiamo da un dato: il nostro sistema bancario è al collasso, perché di esso non si fida più il mercato. E badate bene, dire questo non equivale ad affermare che effettivamente i nostri istituti sarebbero in stato critico, ma che non ispirando fiducia a chi ci dovrebbe mettere i quattrini, per ciò stesso sono entrati in crisi.

Salvataggio MPS, il rebus del bail-in

All’appello mancherebbero intorno ai 40 miliardi, tanti ne avrebbero bisogno per ricapitalizzarsi, liberandosi della montagna delle sofferenze e tornando a mostrarsi solidi. Per grandi realtà come Unicredit, grossa parte del fabbisogno sarebbe ancora finanziato dagli investitori privati, ma per banche come MPS, nessuno verosimilmente avrebbe intenzione di puntarci il proprio denaro, sia esso un italiano o uno straniero (Si pensi all’irritazione del governo americano sul piano di JP Morgan a sostegno di Siena).

E allora, come si salvano dal rischio di risoluzione le banche italiane più deboli? Il governo Renzi sta trattando con la Commissione europea la sospensione del bail-in, ovvero della nuova disciplina sui salvataggi, che esclude perdite a carico dello stato in prima battuta, richiedendo che siano, anzitutto, sostenute da azionisti, obbligazionisti (subordinati e senior) e correntisti per le giacenze superiori ai 100.000 euro.

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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