Il caso Deutsche Bank
Deutsche Bank ha emesso titoli co.co. per 5,5 miliardi di euro senza scadenza, ovvero perpetui. Dopo avere registrato perdite per 7 miliardi di euro, in molti si sono chiesti se sarà in grado di onorare i pagamenti delle cedole. Infatti, non solo naviga in acque finanziarie abbastanza agitate, ma formalmente sarebbe nella possibilità di convertire tali obbligazioni, in quanto il trigger scatta con un Tier 1 inferiore al 5% e attualmente l’istituto ne possiede uno al 3,5%, cioè è meno capitalizzata della soglia minima prefissata per fare scattare la conversione.
E le banche italiane?
Aldilà dei problemi dei tedeschi (ci sarà da ridere, se Berlino decidesse di attuare un salvataggio pubblico, negato all’Italia in queste settimane), ci chiediamo quale sia la situazione nel resto d’Europa e, in particolare, in Italia. Dobbiamo preoccuparci per lo scoppio del bubbone “co.co.bond”? Standard & Poors’ stima che entro il prossimo decennio saranno emessi nel mondo titoli di questo genere per mille miliardi di dollari. L’Italia non farebbe certamente la parte del leone, essendo stimate entro quest’anno a 23,7 miliardi di euro le obbligazioni co.co dei primi 4 istituti.