Banco Bpm ha annunciato il riacquisto del bond perpetuo Additional Tier 1 emesso nel gennaio 2020 per l’importo di 400 milioni di euro, con cedola del 6,125% (ISIN: XS2089968270). Il riacquisto avverrà per l’intero importo o parzialmente, fa sapere l’istituto. Contestualmente all’operazione vi sarà l’emissione di un nuovo bond perpetuo AT1 con tasso fisso reset e sempre per l’importo di 400 milioni. Dunque, l’istituto milanese procederà ad estinguere in tutto o in parte l’obbligazione in circolazione con la raccolta di nuovi capitali sul mercato.
Nessuna scadenza, ma date di reset
Già alla fine di maggio Banco Bpm aveva annunciato il riacquisto di un altro bond perpetuo, emesso nel 2019 con maxi-cedola dell’8,75% (ISIN: XS1984319316). Questo genere di obbligazioni non ha alcuna scadenza, per cui il capitale potrebbe non essere mai rimborsato. Tuttavia, l’emittente fissa cosiddette date di reset, alle quali ha facoltà di procedere al rimborso o continuare a pagare le cedole agli investitori. Queste, però, passano da tasso fisso a tasso variabile secondo una formula indicata nel prospetto informativo.
Caratteristiche del titolo oggetto di offerta
Nello specifico, il bond perpetuo di Banco Bpm venne emesso a premio sul tasso “midswap” a 5 anni di circa 625 punti base o 6,25%. Questo sarebbe il margine riconosciuto all’investitore nel caso in cui a gennaio 2025, quando scatta la prima data di reset, l’emittente non rimborsasse il capitale. Alle attuali condizioni di mercato, l’istituto sarebbe costretto a corrispondere per il prossimo anno un tasso superiore al 9% lordo. E’ evidente che con il riacquisto sostenuto da una nuova emissione, esso ritiene di potersi rifinanziare sul mercato a condizioni migliori.
Il bond perpetuo AT1 di Banco Bpm prevede la cancellazione della cedola e dello stesso capitale in proporzione alle perdite patite, nel caso in cui il CET1 ratio scendesse sotto il 5,125%.
Nuovo bond perpetuo Banco Bpm
Il bond perpetuo di Banco Bpm oggetto dell’offerta quota alla Borsa di Lussemburgo appena sotto la pari. Gli investitori che aderiranno all’offerta, avranno ancora l’opportunità di trovare sul mercato opportunità relativamente allettanti, nonché di acquistare parte della nuova emissione dello stesso istituto. Ovviamente, il tasso fisso iniziale che sarà fissato risulterà inferiore alla cedola variabile a cui rinuncerebbero dal prossimo gennaio.