Il progetto Epi voluto dalla Banca Centrale Europea ha come obiettivo quello di creare un sistema di pagamento europeo che sia concorrenziale a quello degli americani e dei cinesi e che fronteggi le minacce emergenti come quella di Google e Alipay. Il fatto è che ad oggi il mercato dei pagamenti è nelle mani (per più di due terzi) di operatori non europei. Ecco allora le novità e cosa cambierà quando il bancomat unico per l’area Euro debutterà.
Il progetto del Bancomat unico per area Euro
Le Banche che al momento hanno sottoscritto l’impegno al progetto che dovrebbe diventare realtà nel 2022 ci sono le spagnole Santander e Bbva, le tedesche Commerzbank e Deutsche Bank, le francesi Société Générale e Bnp Paribas ed infine l’italiana Unicredit.
L’obiettivo del progetto lanciato questa settimana è quello di creare un sistema di pagamenti transfrontaliero unico per i paesi europei che fiancheggi il Tips ovvero il servizio paneuropeo di regolamento per i pagamenti istantanei per l’Eurozona.
Come sarà il nuovo bancomat?
Il nuovo bancomat coprirà tutte le tipologie di transazione non in contanti: sia quelle fisiche che quelle online, dal ritiro del contante al peer-to-peer (tecnologia che permette agli utenti di trasferire somme di denaro gratuitamente tra privati) oltre a quelle che già esistono in merito ai pagamenti internazionali.
La Banca Centrale Europea ha accolto molto bene tale progetto in quanto lo scopo finale sarà quello di offrire un’unica soluzione di pagamento digitale europeo. Con esso, infatti, comunica Fabio Panetta della Bce, si contrasterà la frammentazione dei pagamenti al dettaglio in Europa. L’iniziativa, però, dovrà riguardare in primis tutti i paesi dell’area Euro e poi tutta l’Unione Europea.
Le Banche così potrebbero recuperare una parte dei ricavi dai pagamenti: cinque anni fa, infatti, vi è stata la riduzione delle commissioni di intermediazione.
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