Banconota da 500 euro, ecco la verità dietro al suo ritiro

La banconota da 500 euro avrebbe le settimane contate. Ecco come e perché sarà fatta fuori dalla BCE.
8 anni fa
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La banconota da 500 euro, il taglio maggiore previsto per la moneta unica, potrebbe avere le settimane contate. Dopo mesi di dibattito, oggi il Consiglio direttivo della BCE si riunisce per discutere il suo ritiro dal mercato. Una volta emessa in circolazione, spiegano i funzionari dell’istituto, di questa banconota non si ha traccia, a dimostrazione che entrerebbe in possesso di poche mani e per fini illeciti. Da qui, l’appello del consiglio a ritirarla dal mercato. Ma le polemiche sul taglio da 500 euro vanno avanti da anni.

Già nel 2011, l’Unità di informazione finanziaria lo considerava a rischio per finalità di riciclaggio, terrorismo ed evasione fiscale. L’anno precedente, la polizia inglese arrivò a stimare al 90% il suo uso per scopi criminali, tanto che impose alle banche e agli uffici di cambio nel Regno Unito di accettare le banconote viola.

Non tutti favorevoli all’abolizione

Per contro, la Direzione Banconote della BCE smentiva pochi mesi fa che i 500 euro possano essere utilizzati in misura massiccia dagli ambienti criminali, sostenendo che ben l’85% di questi servirebbe come riserva di valore, specie all’estero, mentre solamente il 15% per effettuare transazioni e solo una parte di queste sarebbe di natura illecita. Contrario all’abolizione è la Bundesbank, con il governatore tedesco Jens Weidmann a spiegare che se ciò accadesse, i cittadini potrebbero perdere fiducia nella moneta unica. La banca centrale tedesca, in pratica, si chiede il perché gli europei dovrebbero avere fiducia nelle altre banconote, se il taglio più grosso venisse dichiarato fuori corso per la sua presunta natura criminale.  

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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