Saranno abolite prima o poi anche le altre banconote
Se l’operazione avrà successo, state pure certi che la prossima “vittima” della lotta alla criminalità sarà la banconota da 200 e poi spetterà a quelle da 100 e, infine, forse a quelle da 50 euro. Se così fosse, sparirebbe dalla circolazione il 70% del contante, per cui le transazioni di un certo peso (anche solo per pagare il dentista) dovrebbero essere necessariamente regolate con carte di debito, di credito, prepagate o assegni. E come avverrà il ritiro delle banconote da 500 euro? Per capirlo, basta leggere il comunicato di qualche giorno fa della Banca di Grecia, che ha ordinato agli istituti ellenici di registrare le generalità dei clienti, che portano loro agli sportelli i tagli di colore viola. Al pari di un criminale, chiunque abbia in tasca anche una sola banconota da 500 euro sarà “schedato”, in modo da risalire all’uso che presumibilmente ne abbia fatto.
Alla fine paga sempre il risparmiatore
Chi ha qualcosa da nascondere, fosse anche l’evasione di una tassa o imposta, dovrebbe accettare il rischio di essere scoperto, allorquando si presenterà in banca, altrimenti sarà costretto a non potere mai scambiare la banconota con i tagli più piccoli, considerando che la BCE si accingerebbe a dichiararla fuori corso. Non è nemmeno escluso che qualcuno non suggerisca che, magari a partire da una certa data, in cambio dell’accettazione della banconota agli sportelli, essa sia tassata, in modo da recuperare in parte quanto gli stati ritengono abbiano perso con l’economia sommersa alimentata dai tagli più elevati. E dopo avere eliminato le banconote da 500 euro, esiste anche la scusa ufficiale per provvedere all’eliminazione di quelle di taglio inferiore: la loro sostituzione aumenta i costi di emissione, per cui la BCE avrebbe mandato a rivoluzionare l’intero sistema, disincentivando il più possibile l’uso del contante. E già tra la grande stampa è un coro di consensi per l’iniziativa paventata da Francoforte. Con la scusa di combattere i criminali, si costringeranno i cittadini a legarsi mani e piedi alle banche, che possono tirare un sospiro di sollievo. A pagare per le loro malefatte saranno sempre e comunque i clienti.