Pur essendo il turismo da tutti decantato come attività rilevante e trainante per l’economia la situazione legislativa per le professioni turistiche è ancora ferma, cosa fare?
Dopo la decisione avvenuta poco più di un anno fa il Consiglio di Stato ha di fatto annullato i due decreti che riguardavano i siti di accesso e gli esami di abilitazione a guida dichiarandoli illegittimi poiché contrari alla legge nazionale nr. 97/2013 di recepimento della direttiva europea circa l’abilitazione a carattere nazionale e libera circolazione su tutto il territorio comunitario.
“Purtroppo anche a causa del rifiuto alle modifiche delle riforme costituzionali le professioni turistiche sono ancora materia da Consiglio Stato – Regioni che dovrebbero trovare una giusta soluzione al caso che tarda ad arrivare.
Nel frattempo però abbiamo da un lato abusivi che esercitano con il beneplacito di qualche politico compiacente e dall’altro professionisti e futuri che verrebbero letteralmente presi in giro da Amministrazioni incompetenti in materia come nel caso della bando pugliese che oggi vede la conclusione di un esame tutto particolare con circa 9000 partecipanti da tutta Italia: future guide e accompagnatori abilitati con puntini da apporre su un foglio come le schedine di pronostici dei monopoli oppure una traduzione scritta da un italiano semi poetico ignorando spesso l’essere madrelingua (soprattutto per gli abilitati che da decenni decantano oralmente i propri territori) o ignorando i curriculum formativi e professionali.
Allo stesso tempo non si può fermare tutto! E dopo una stasi in attesa che a livello nazionale qualcosa si muovesse la regione Siciliana ha deciso di emanare il bando per l’abilitazione a guide turistiche. Obiettivamente le modalità sono differenti e leggermente più professionali rispetto al bando pugliese vista la presenza dell’esame orale ma è necessario ed urgente che la decisione del Consiglio di Stato venga rispettata e che si faccia chiarezza emanando una legge che stabilisca parametri di accesso uguali su tutto il territorio nazionale e magari dotando le guide di un tesserino unico senza creare differenze e inutili campanilismi tra professionisti quali sono le guide turistiche” – intervengono da Confedercontribuenti Turismo.