Barclays Certificati Fixed Cash Collect: come investire sul settore bancario e con buona protezione

Si analizza un certificato Barclays che consente di investire sul settore bancario indirettamente, ossia con cedole incondizionate e protezione condizionata.
2 anni fa
4 minuti di lettura
Loenteq Certificati Phoenix Memory: come investire sul settore bancario con cedole variabili garantite

All’interno del parco dei Certificati emessi da Barclays ne balza all’occhio uno di recente emissione che consente di investire su 2 società appartenenti al settore bancario.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema finanziario, con core business bancario – con un impiego di danaro limitato (100€). Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ai dividendi e ad eventuali salite dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottiene un flusso cedolare periodico incondizionato e una protezione condizionata da eventuali discese dei sottostanti.

Cosa molto importante inoltre, è l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati (redditi diversi in quanto derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale. Per maggiori informazioni leggi: Recupero Minusvalenze? Sfrutta l’efficienza della fiscalità dei certificati, spunti operativi

Informazioni sui sottostanti

In questo caso i sottostanti del certificato Barclays sono rappresentati da: Intesa Sanpaolo e Unicredit

  1. Le 2 aziende sono positivamente correlate, in quanto tutte  appartengono al settore bancario. In tal modo si riduce il rischio di correlazione, riducendo quindi il rischio che potenzialmente i valori di tutti i titoli viaggi indipendentemente l’uno dall’altro, andando ad inficiare l’elargizione di cedole e/o la restituzione integrale del capitale nominale anche data da uno solo dei sottostanti.
  2. Tutte e 2 dispongono di uno storico adeguato per valutazioni di stampo quantitativo. E’ possibile ad esempio analizzare il processo che muove fondamentalmente il prezzo, e quindi la natura stocastica dei sottostanti analizzati, potendo osservare anche eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame.
  3. Unicredit ed Intesa Sanpaolo per la loro dimensione, sono considerate come d’interesse strategico e nazionale.
  4. Tutte e 2 sono soggette a variabili economiche come tassi d’interesse, quantità di moneta in circolo nel sistema e quindi inflazione
  5. Per concludere non è possibile il confronto fra la metrica del P/E attuale delle singole aziende rispetto al settore bancario (sarebbe utile anche un più approfondito confronto sub-sector commerciale/d’investimento e del peer group)

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Barclays Certificati Fixed Cash Collect Step Down: struttura del certificate

A seguire la struttura del certificato targato Barclays:

  • Barriera europea sul capitale al 40% dei valori iniziali
  • Cedole mensili incondizionate dello 0,90% (10,80% annuo incondizionato sul valore nominale unitario)
  • Trigger autocall a partire dal 3° mese (dal 28.12.2022) e decrescente a step del 1% ogni mese: dal 100% al 92% dei valori iniziali
  • Valore nominale unitario di 100 Euro
  • Prezzo lettera rilevato a circa 100,16 Euro – chiusura del 07.10.2022 –

Barclays Certificati Fixed Cash Collect Step Down: funzionamento del payoff, come investire sul settore bancario

Questo certificato è stato emesso da Barclays il 03.10.2022 e: ha data di valutazione finale posta al 28.09.2023 (scadenza/liquidazione 09.10.2023), è negoziato su EuroTLX ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Questo certificato paga quindi un flusso cedolare mensile incondizionato di 0,90 Euro, ogni mese (12 cedole). Senza condizioni significa a prescindere dall’andamento del valore dei sottostanti.

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger mensile, a partire dal 3° mese e decrescente a step del 1% (vedi la struttura). In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:

  1. se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore all’autocall trigger il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria);
  2. in caso contrario la vita del prodotto continua.

A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  • l’investitore riceve il valore nominale più l’ultima cedola condizionata se ogni sottostante, alla data di valutazione finale, non è sceso sotto la barriera europea (posta al 40% dei valori iniziali): nel computo del payoff si inseriscono quindi tutte e 12 le cedole;
  • in caso contrario il Certificate paga l’ultimo premio incondizionato e rimborsa un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante WO (Worst Of, ossia con valore finale minore in % rispetto il valore iniziale), considerando però nel computo anche le 12 cedole incondizionate che attenuano l’entità delle perdite sul capitale investito.

Da notare inoltre la presenza della barriera europea: questo tipo di barriera viene osservata solo alla data di valutazione finale.

Ciò implica che, se il sottostante dovesse scendere sotto la barriera durante la vita del certificato per poi risalirvici sopra alla data di valutazione finale, il capitale da rimborsare al valore nominale non viene intaccato. Per maggiori informazioni si legga anche: Certificati: la barriera cos’è e quali tipi ne esistono.

Barclays Certificati Fixed Cash Collect Step Down: il portafoglio sottostante

La situazione attuale sui sottostanti  di questo Certificato targato Barclays è la seguente:

  • Intesa Sanpaolo: valore iniziale (1,6986 Eur), Barriera (0,6794 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 07.10.2022 a 1,7056 Eur, pari al 97,64% del livello iniziale)
  • Unicredit: valore iniziale (10,474 Eur), Barriera (4,1896 Eur), ultimo prezzo registrato (chiusura al 07.10.2022 a 10,708 Eur, pari al 102,23% del livello iniziale)

NB: Per ora il WO è rappresentato da Intesa Sanpaolo.

Analisi dinamico-oggettiva

In base alle quotazioni attuali del sottostante WO del certificato Barclays, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 100,16 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, Data da Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite; verde per aumenti/guadagni) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

se Intesa Sanpaolo non è scesa oltre il -60,16% dall’attuale quotazione il certificato paga il totale 110,80 Euro, corrispondente ad un massimo rendimento potenziale lordo a circa 1 anno del 10,62% rispetto il suddetto prezzo lettera.

Se invece il sottostante WO scendesse con più forza il certificato perderebbe comunque meno grazie all’incasso delle 12 cedole garantite: ad esempio, a fronte di un -70% del sottostante il certificato sperimenta un -59,14%

Codice ISIN del prodotto

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato Barclays.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Qual è la durata dei buoni fruttiferi postali: 20 0 30 anni?
Articolo precedente

Bot 12 mesi e buono fruttifero postale 3 anni Plus, quale rendimento?

quota 100
Articolo seguente

Ecco perché in pensione con Quota 100 non puoi lavorare: divieto legittimo (nuovi chiarimenti)