Oggi viene selezionato un certificato appena emesso da Barclays, che consente di investire indirettamente su un’azione appartenente all’industria bancaria italiana
Prima di passare alle specifiche del prodotto occorre fare delle premesse sul tipo di strumento che stiamo trattando.
Informazioni quantitative sul sottostante
In questo caso, il sottostante del certificato di Barclays che non ha bisogno di presentazioni è rappresentato da-Banco BPM (BAMI), quotato al FTSEMIB.
Essendo solo uno il titolo su cui è scritto il certificato, il rischio di correlazione si riduce al solo mercato/settore in cui è quotata/opera.
L’azienda possiede informazione storica sufficiente da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio, analizzare i bilanci (ricavi, utili, FCF, vari ratios ecc) o la natura stocastica (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
Essendo una banca essa dipende dai tassi d’interesse guida delle Banche Centrali.
Ad esempio dal punto di vista tecnico-quantitativo è dominata da una fortissima proprietà momentum, cioè avente Hurst>0,5 e Significatività Statistica>90% su 3 analizzati, ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri.
Dal lato del rischio sistematico, misurato dal Beta rispetto al FTSEMIB, è interessante notare questo. La metrica è sempre aggressiva (ossia Beta>1) sul breve termine (1 anno) e sul medio (5 anni).
Dal punto di vista fondamentale, Market Screener assegna un BUYandHOLD generale.
Data la proprietà momentum, la potenziale sottovalutazione, e la situazione grafica favorevole (ma occhio all’aggressività del Beta), si consigliano tecniche di trading-investing diretto sui titoli di tipo momentum–breakout–trend following e sui dati su base giornaliera, banalmente: trovare azioni vicino ai massimi annuali; bollinger bands e connesse compressioni di volatilità, spesso prodromiche a esplosioni del prezzo che rompe determinati livelli sensibili (es i massimi di un certo periodo); media mobile a 200 periodi (circa 1 anno di borsa aperta) per distinguere fra trend rialzista e ribassista di lungo periodo ecc.
E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news (bilanci trimestrali/stime di analisti ecc). In altre parole, gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alle finestre temporali di riferimento).
In ultimo, ma non per importanza, BAMI elargisce dividendi, atti alla strutturazione del prodotto.
Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato targato Barclays riassunto nella Struttura e districato nel Funzionamento del Payoff.
Barclays Certificati Phoenix Memory: la Struttura
Di seguito la struttura del certificato targato Barclays:
- Barriera Europea posta al 65% del valore iniziale
- Trigger Cedolare posto al 65% del valore iniziale
- Cedole mensili condizionate del 2,63% (10,52% annuo) sul valore nominale, con effetto memoria
- Autocall Trigger trimestrale attiva dal 3° data di trimestre (dal 09.09.2025) e pari al 100% del valore iniziale
- Scadenza a 4 anni
- Valore nominale di 100 Euro
- Prezzo lettera rilevato a circa 100,66 – intorno alle 10:06 del 12.09.2024 –
Barclays Certificati Phoenix Memory: Funzionamento del Payoff
Questo certificato è stato emesso da Barclays il 11.09.2024, ha data di valutazione finale/scadenza posta al 11.09.2028 (liquidazione/scadenza 18.09.2028), è negoziato su EuroTLX (Cert-X) ed ha un valore nominale di 100 Euro.
Meccanismo cedolare
Il Certificato di Barclays paga quindi cedole trimestrali condizionate di 2,63 Euro, cioè se il sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 65% del livello iniziale. In altre parole Unicredit non deve scendere oltre il -35% dal suo valore iniziale affinché venga elargita la cedola dal contratto.
In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando il sottostante risale sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall
Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 3° trimestre e pari al 100% dei valori iniziali. In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:
- se il prezzo del sottostante è pari o superiore al relativo trigger di autocall (ossia il valore iniziale) il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola fissa del mese in questione
- in caso contrario la vita del prodotto continua.
Scadenza
A scadenza, se il prodotto non è stato richiamato anticipatamente si prefigurano 2 scenari:
- se alla data di valutazione finale il sottostante non scende sotto la barriera europea – della stessa entità del trigger cedolare -, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -;
- in caso contrario il certificato di investimento replica linearmente la performance di Unicredit, pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore di Unicredit può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore del sottostante deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Sottostante e la componente lineare
La situazione attuale sul sottostante dii questo certificato di Leonteq è la seguente:
BAMI -> valore iniziale (5,834 Eur), Barriera/trigger cedola (3,7921 Eur), ultimo prezzo registrato a mercati aperti (intorno alle 10:18 del 12.09.2024 a 5,94 Eur, pari al 101,82% del valore iniziale)
Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza
In base alle quotazioni attuali del sottostante, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 100,66 euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %):
Se il certificato non è scaduto anticipatamente, Barclays paga il nominale più l’ultima cedola condizionata (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria) se il sottostante non scende oltre il 36,15% dall’attuale quotazione.
Viceversa, se BAMI scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore sostanzialmente uguale rispetto all’investimento diretto sul sottostante stesso (il certificato quota sulla componente lineare).
Codice ISIN del prodotto
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