Come investire su Nvidia

Certificato di Barclays per investire su Nvidia, con cedole trimestrali, protezione ora conservativa e possibilità di autocall alla prima data.
6 mesi fa
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Come investire su Nvidia con un certificato di Barclays

Come investire nel settore tecnologico USA con i certificati Phoenix Memory di Barclays?

Dall’emittente Inglese una proposta per investire un importo di danaro limitato su un’azienda operante nell’industria dell’AI, delle GPU, e nel campo generale dei semiconduttori.

Il titolo sottostante è rappresentato da una società Big per capitalizzazione, come detto del settore tecnologico americano.

Informazioni quantitative sul sottostante

In questo caso, il sottostante del certificato di Barclays è quotato in America, al NASDAQ100, ed è rappresentato da Nvidia (NVDA).

Essendo solo uno il rischio di correlazione si riferisce al solo mercato (NASDAQ100) – settore (tecnologico) in cui è quotata-opera.

L’azione possiede informazione storica più che sufficiente per poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio, analizzare i bilanci (ricavi, utili, FCF, vari ratios ecc) o la natura stocastica (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

Ad esempio dal punto di vista tecnico-quantitativo il titolo è “dominato” da una fortissima fortemente momentum (cioè con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>99,9%) su 3 periodi analizzati (ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri). A seguire i risultati, con Sign. Stat. che cresce al crescere del periodo analizzato e H che cresce al diminuire del periodo analizzato: H_1024=0,610 con Sign. Stat.>99,936%; H_2048=0,604 e Sign. Stat.>99,982%; H_4096=0,584 con Sign. Stat.>99,994%. Viene quindi consigliato il trading-investing diretto sul titolo con tecniche momentum-breakout-trend following.

Sul fronte del rischio vengono analizzati il rischio sistematico e la volatilità implicita.

Per quanto riguarda il rischio sistematico, misurato dal ß, è possibile dire che la metrica risulta aggressiva (cioè Beta>1) su entrambi i periodi analizzati. Attualmente la metrica rolling a 5 anni (utilizzata nel calcolo del costo del capitale del WACC per il DCF) viaggia a 1,64 per NVDA: in altre parole, ad un +/-1% del NASDAQ100 il titolo sperimenta, mediamente, un +/-1,64%.

A livello rolling a 1 anno, più sensibile ai cambiamenti del mercato, NVDA è  sempre stata notevolmente aggressiva, e pari addirittura a 2,07 (a seguire il grafico).

Sempre sul fronte del rischio, ma della volatilità implicita (la volatilità attesa espressa dalle opzioni a 30 giorni) si può dire che è mediamente elevata. Il valore corrente risulta in netta discesa, a circa il 38%. Ciò rappresenta un margine medio sufficiente al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: sottostante dell’asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, potenziali bias post emissione ecc.

Sul fronte fondamentale l’azienda è sana e altamente performante, e con i ratings si attribuisce un attuale e generale BUY-STRONG BUY. Nel dettaglio, la metrica degli earnings surprise di Zacks rileva attualmente uno STRONG BUY per NVDA. Dal punto di vista dei Free Cash Flows (FCF), il titolo produce sistematicamente cassa, almeno dal 2009 ad oggi, ed è quindi possibile effettuare una stima tramite la metrica dei Discounted Cash Flows (DCF): con questo modello si stima un BUY con un Prezzo Obiettivo Annuale di 1249,80 $ (+17,39% di rialzo potenziale). Anche Market Screener e Stock Analysis assegnano due STRONG BUY con lo stesso Prezzo Target Annuo Massimo di circa 1400 $ (+31,49%).

E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news. In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis, e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento (in presenza dei bilanci trimestrali/stime ed analisi/nuove prodotti ecc).

In ultimo, ma non per importanza, NVDA elargisce dividendi atti alla strutturazione del prodotto.

Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato targato Barclays riassunto nella struttura e districato nel funzionamento del payoff

Barclays Certificati Phoenix Memory: Struttura del Certificate

Di seguito la struttura del certificato di Barclays:

  • Barriera europea di protezione sul capitale pari al 65% del valore iniziale
  • Trigger cedole al 65% dei valori iniziali
  • Cedole trimestrali condizionate del 2% (max 8,00% annuo), sul valore nominale, con effetto memoria
  • Autocall trigger attiva dal 4° trimestre (dal 19.05.2025) e pari al 100% del valore iniziale
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Valore nominale unitario di 100 Euro
  • Prezzo lettera rilevato a circa 104,88 Euro – intorno alle 11:37 del 28.05.2024 –

Barclays Certificati Phoenix Memory: Funzionamento del Payoff

Questo Certificato è stato emesso da Barclays il 22.05.2024, ha data di valutazione finale posta al 17.05.2027 (scadenza/liquidazione 24.05.2027), è negoziato su Euro TLX (Cert-X) ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Meccanismo cedolare

Il certificato in questione paga dunque un flusso periodico trimestrale condizionato di 2 Euro, cioè se il sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 65% dei valori iniziali; in altre parole il sottostante non deve perdere oltre il -35% del valore iniziale alle rispettive date di valutazione, affinché venga elargita la cedola.

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando NVDA risale sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Meccanismo di rimborso anticipato automatico

A partire dalla terza data di valutazione si attiva il meccanismo di autocall e sono possibili due scenari:

1. Se il valore del sottostante è superiore o pari al trigger autocall (ossia il valore iniziale), il certificato scade anticipatamente e viene pagato il nominale più le eventuali cedole dovute.

2. In caso contrario la vita del prodotto continua.

NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data (cioè se NVDA resta alle quotazioni attuali la condizione è rispettata), si ottengono il nominale più la cedola del trimestre in questione e le eventuali 3 cedole precedenti, ossia 108 Euro con un rendimento del 2,97%. Altrimenti si passa alla seconda data ecc.

Scadenza

A scadenza, se il certificato di  non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 2 scenari:

  1. se il sottostante non scende sotto il trigger cedolare, posto al 65% dei valori iniziali, il certificato paga il nominale più l’ultima cedola -e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria-; si otterrebbero, in altri parole, 12 cedole più il nominale.
  2. in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante, pagando un valore pari al valore nominale del certificato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) di NVDA.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i titoli su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Il sottostante

La situazione attuale sul sottostante – di questo Certificato a marchio Barclays  – è la seguente:

NVDA -> valore iniziale/trigger autocall (924,79 USD), Barriera/Trigger Cedola (601,1135 USD) ultimo prezzo registrato (chiusura al 24.05.2024 a 1064,69 USD, pari al 115,13% del valore iniziale)

NB: il fatto che il NVDA quoti al 115,13% del valore iniziale unito al fatto che il certificato prezza a circa sotto i 104,88 euro, significa che il prodotto stesso quota con uno sconto sulla componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza

In base alle quotazioni attuali di NVDA, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) del certificato di circa 104,90 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %):

Se il certificato di Barclays non si è estinto anticipatamente viene pagato il nominale più l’ultima cedola condizionata, ottenendo 102 euro, se il sottostante WO non scende oltre il -43,54% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 124 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a 3 anni intorno al 18,21% (6,09% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.

Invece, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore inferiore rispetto all’investimento diretto sul WO stesso. In altre parole, come detto, il certificato quota con uno sconto sulla componente lineare.

Codice ISIN

XS2777224705

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato targato Barclays.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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