Certificate Phoenix Memory su Tech USA con alto rendimento annuo

Certificato di Barclays per investire su Tech USA, con alto rendimento annuo potenziale e protezione condizionata conservativa.
2 mesi fa
5 minuti di lettura
Barclays: Certificate Phoenix Memory su Tech USA con alto rendimento annuo

All’interno del parco dei Certificati emessi da Barclays ne balza all’occhio uno interessante, di recente emissione, che consente di investire su 3 società appartenenti ad industrie differenti, ma ricondotte al settore della Tecnologia Statunitense.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema tecnologico – con un impiego di danaro limitato.

Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali dividendi e a salite nel valore dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottengono interessanti condizioni favorevoli per l’investitore, ossia: un corposo flusso cedolare periodico, una protezione condizionata discretamente conservativa, oltre all’interessantissima opzione airbag misurata sulla barriera conservativa.

Molto importante inoltre, l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati e quindi le corpose cedole mensili (redditi diversi in quanto derivanti da strumenti derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.

Informazioni sul portafoglio sottostante

In questo caso, i sottostanti azionari del certificato di Barclays, sono quotati in America (NASDAQ100 e NYSE), e sono rappresentati da: Nvidia (NVDA), Microsoft (MSFT) e Palantir (PLTR).

Il portafoglio azionario ha, come detto, core business differente ma correlato, essendo composto da 3 aziende operanti nel settore Tecnologico USA (GPU, AI, Computer e Sicurezza Informatica).

Ad eccezione di PLTR, il portafoglio possiede una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci (ricavi, utili netti, FCF e vari Ratios) o quale sia il processo stocastico (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il prezzo dei sottostanti, potendo ad esempio notare eventuali cambiamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.

A livello fondamentale, MSFT e NVDA sono aziende altamente sane e performanti mentre PLTR produce solo dal 2023 una gestione operativa e degli ESP positivi, e per questo vengono assegnati attualmente i seguenti ratings: Market Screener assegna 1 HOLD a PLTR e 2 STRONG BUY complessivi per NVDA e MSFT.

Zacks, in base alla metrica Earning Surprise, assegna 2 HOLD per NVDA e MSFT, mentre a PLTR assegna 1 BUY. Le valutazioni sul fronte fondamentale, quindi, divergono.

A livello di volatilità implicita, si può dire che sussiste un margine più che sufficiente per la strutturazione del derivato: la più pesante è NVDA, a circa il 45%; segue PLTR, con un valore simile, al 40%; in coda abbiamo MSFT, intorno al 20%.

In ultimo, ma non per importanza, MSFT e NVDA elargiscono dividendi atti alla costruzione del prodotto.

Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato, riassunto nella struttura e districato nel funzionamento del Payoff.

Barclays Certificati Phoenix Memory: la Struttura

A seguire la struttura del certificato firmato Barclays:

  • Barriera europea sul capitale al 55% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 55% dei valori iniziali
  • Cedole trimestrali condizionate del 3,35% (max 13,40% annuo) sul valore nominale, con effetto memoria
  • Autocall trigger trimestrale attiva dal 3° trimestre (dall’17.06.2025) e pari al 100% dei valori iniziali
  • Scadenza a 3 anni
  • Valore nominale di 1000 euro
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Prezzo lettera rilevato a 100,81 Euro – intorno alle 13:15 del 23.09.2024 –

Barclays Certificati Phoenix Memory: Funzionamento del Payoff

Questo Certificato è stato emesso da Leonteq il 18.09.2024, ha data di valutazione finale posta al 17.09.2027 (scadenza/liquidazione 24.09.2027), è negoziato su Cert-X ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Meccanismo Cedolare

Il certificato targato Barclays in questione paga dunque corpose cedole trimestrali condizionate di 3,35 Euro, cioè se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 55% dei valori iniziali; in altre parole i valori di mercato dei 3 sottostanti non devono scendere al di sotto del -45% del rispettivo valore iniziale affinché avvenga il pagamento del premio.

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive

Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger trimestrale, a partire dal 3° trimestre (vedi la struttura): se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore al relativo valore iniziale il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del trimestre in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.

NB: se alla prima data scatta l’autocall, si ottengono 3 cedole più il nominale, ossia 110,05 Euro. Altrimenti si passa alla seconda data di valutazione (4 cedole più il nominale) ecc.

Scadenza

A scadenza, se il prodotto non è stato richiamato anticipatamente dall’emittente, si prefigurano 2 scenari:

  • se ogni sottostante non scende la barriera europea posta al 55% dei valori iniziali (stessa entità del trigger cedolare), il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -; in altre parole si otterrebbero 12 cedole più il nominale.
  • in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante peggiore (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del suddetto sottostante.

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i sottostanti su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni, favorevoli o sfavorevoli, del tasso di cambio EUR/USD.

Il Portafoglio Sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sul portafoglio sottostante di questo certificato targato Barclays è la seguente:

MSFT -> valore iniziale (435,15 USD), Barriera/trigger cedola (239,3325 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 20.09.2024 a 435,27 USD, pari al 100,03% del valore iniziale)

NVDA -> valore iniziale (115,59 USD), Barriera/trigger cedola (63,5745 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 20.09.2024 a 116 USD, pari al 100,35% del valore iniziale)

PLTR -> valore iniziale (36,45 USD), Barriera/trigger cedola (20,0475 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 20.09.2024 a 37,2 USD, pari al 102,06% del valore iniziale)

NB: Dato che MSFT rappresenta per ora il sottostante WO, che si trova al 100,03% del suo valore iniziale e dato che il certificato quota in lettera sopra poco sopra ai 100,03 Euro, si può dire che il prodotto stesso quota con un piccolissimo premio sulla componente lineare (indotto anche dalla struttura opzionale dell’Autocall, che sostiene il prezzo del certificato intorno al valore nominale). Per saperne di più si legga anche cosa si intende per componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva del Payoff a Scadenza

In base alle quotazioni attuali del sottostante WO, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 100,81 euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sugli altri sottostanti:

  1. Se il certificato non è scaduto anticipatamente, Barclays paga il nominale più l’ultima cedola condizionata (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria) se il sottostante WO non scende oltre il -45,01% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria (12 cedole) ed il nominale, il certificato pagherebbe 140,20 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a 3 anni intorno al 39,07% (13,01% annualizzato).
  2. Viceversa, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente superiore rispetto all’investimento diretto sul sottostante WO stesso (il certificato, come detto, quota con un piccolissimo premio sulla componente lineare).

Codice ISIN

XS2854072571

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato firmato dall’emittente inglese Barclays.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

pensione vecchiaia quesito
Articolo precedente

Pensioni 2025: le tre mosse del Governo per tagliare i costi

Amadeus al test del mercato televisivo italiano
Articolo seguente

Cosa ci dice il debutto deludente di Amadeus sul Nove del mercato televisivo italiano