Certificate d’investimento su Tech USA

Certificato di Barclays per investire su Tech USA, con alte cedole potenziali e protezione condizionata abbastanza conservativa.
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Barclays: Certificate d'investimento su Tech USA

All’interno del parco dei Certificati emessi da Barclays ne balza all’occhio uno interessante, di recente emissione, che consente di investire su 2 società appartenenti ad industrie differenti, ma ricondotte al settore della Tecnologia Statunitense.

In tal modo si da la possibilità agli investitori di investire indirettamente su un paniere di azioni – in tema tecnologico – con un impiego di danaro limitato.

Indirettamente perché, a fronte della rinuncia ad eventuali dividendi e a salite nel valore dei sottostanti – ossia le azioni -, si ottengono interessanti condizioni favorevoli per l’investitore, ossia: un corposo flusso cedolare periodico, una protezione condizionata discretamente conservativa, oltre all’interessantissima opzione airbag misurata sulla barriera conservativa.

Molto importante inoltre, l’assoluta efficienza della fiscalità dei certificati e quindi le corpose cedole mensili (redditi diversi in quanto derivanti da strumenti derivati cartolarizzati) nella compensazione delle minusvalenze presenti nello zaino fiscale.

Informazioni sul portafoglio sottostante

In questo caso, i sottostanti azionari del certificato di Barclays, sono quotati in America (NASDAQ100 e NYSE), e sono rappresentati da: Nvidia (NVDA) e Palantir (PLTR).

Informazione Storica dei Prezzi e dei Bilanci

Solo NVDA possiede una quantità di informazione storica sufficiente per analizzare, su stampo quantitativo, i bilanci (ricavi, utili netti, FCF e vari Ratios) o quale sia il processo stocastico (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il prezzo dei sottostanti analizzati

Il rischio

Il portafoglio azionario ha, come detto, core business differente ma correlato, essendo composto da 2 aziende operanti nel settore Tecnologico USA (GPU, AI e Sicurezza Informatica). Diminuisce, in altre parole, il rischio di correlazione.

A livello di volatilità implicita, si può dire che sussiste un margine più che sufficiente per la strutturazione del derivato: la più pesante è PLTR, a circa il 67%; segue NVDA, sempre con un buonissimo margine, al 47%.

Aspetti di Analisi Fondamentale

A livello fondamentale, NVDA è un’azienda altamente sana e performantie mentre PLTR produce solo dal 2023 una gestione operativa e degli ESP positivi, e per questo vengono assegnati attualmente i seguenti ratings: Market Screener assegna 1 HOLD a PLTR e 1 STRONG BUY complessivo per NVDA.

Zacks, in base alla metrica Earning Surprise, assegna 2 HOLD per NVDA e PLTR.

In ultimo, ma non per importanza, solo NVDA elargisce dividendi atti alla costruzione del prodotto: quasi tutta la struttura del certificato è quindi calibrata sull’alto grado di incertezza espresso dal mercato delle opzioni a 30 giorni.

Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato, riassunto nella struttura e districato nel funzionamento del Payoff.

Barclays Certificati Phoenix Memory: la Struttura

A seguire la struttura del certificato firmato Barclays:

  • Barriera europea sul capitale al 55% dei valori iniziali
  • Trigger cedole al 55% dei valori iniziali
  • Cedole mensili condizionate del 3,35% (max 12,36% annuo) sul valore nominale, con effetto memoria
  • Autocall trigger mensile attiva dal 6° mese (dal 07.04.2025) e pari al 100% dei valori iniziali
  • Scadenza a 3 anni
  • Valore nominale di 100 euro
  • Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
  • Prezzo lettera rilevato a 101,67 Euro – intorno alle 10:24 del 10.10.2024 –

Barclays Certificati Phoenix Memory: Funzionamento del Payoff

Questo Certificato è stato emesso da Barclays il 08.10.2024, ha data di valutazione finale posta al 07.10.2027 (scadenza/liquidazione 14.10.2027), è negoziato su Cert-X ed ha un valore nominale di 100 Euro.

Meccanismo Cedolare

Il certificato targato Barclays in questione paga dunque corpose cedole trimestrali condizionate di 1,03 Euro, cioè se ogni sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 55% dei valori iniziali; in altre parole i valori di mercato dei 2 sottostanti non devono scendere al di sotto del -45% del rispettivo valore iniziale affinché avvenga il pagamento del premio.

In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola, che però viene immagazzinata in memoria e pagata assieme a tutte quelle eventualmente non pagate in precedenza quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando tutti i sottostanti risalgono sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.

Meccanismo di rimborso anticipato automatico: Autocall

Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger mensile, a partire dal 6° mese (vedi la struttura): se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore al relativo valore iniziale il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria); in caso contrario la vita del prodotto continua.

NB: se alla prima data scatta l’autocall, si ottengono 6 cedole più il nominale, ossia 106,18 Euro con un rendimento a 6 mesi di circa il 4,44% (9,04% annualizzato). Altrimenti si passa alla seconda data di valutazione (7 cedole più il nominale) ecc.

Scadenza

A scadenza, se il prodotto non è stato richiamato anticipatamente dall’emittente, si prefigurano 2 scenari:

  • se ogni sottostante non scende la barriera europea posta al 55% dei valori iniziali (stessa entità del trigger cedolare), il certificato paga il nominale più l’ultima cedola – e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria -; in altre parole si otterrebbero 36 cedole più il nominale.
  • in caso contrario il certificato replica linearmente la performance del sottostante peggiore (ossia con valore peggiore rispetto a quello iniziale, anche detto Worst Of, WO), pagando un valore pari al valore nominale del certificato moltiplicato per la performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale) del WO.

Barriera Europea ed Opzione Quanto

Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.

Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante i sottostanti su cui è scritto il certificato siano denominati in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni, favorevoli o sfavorevoli, del tasso di cambio EUR/USD.

Il Portafoglio Sottostante e la componente lineare

La situazione attuale sul portafoglio sottostante di questo certificato targato Barclays è la seguente:

NVDA -> valore iniziale (127,72 USD), Barriera/trigger cedola (70,246 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 20.09.2024 a 132,65 USD, pari al 103,86% del valore iniziale)

PLTR -> valore iniziale (38,89 USD), Barriera/trigger cedola (21,3895 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 20.09.2024 a 43,13 USD, pari al 110,90% del valore iniziale)

NB: NVDA rappresenta per ora il sottostante WO. Dato che si trova al 103,86% del suo valore iniziale e dato che il certificato quota in lettera sotto ai 103,86 Euro, si può dire che il prodotto stesso quota con un piccolo sconto sulla componente lineare.

Analisi dinamico-oggettiva del Payoff a Scadenza

In base alle quotazioni attuali del sottostante WO, ed un prezzo lettera (=di acquisto per l’investitore) di circa 101,69 euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante WO dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %) a parità di condizioni sull’altro sottostante:

Fonte: Elaborazione di Investire Oggi
  1. Se il certificato non è scaduto anticipatamente, Barclays paga il nominale più l’ultima cedola condizionata (assieme a quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria) se il sottostante WO non scende oltre il -47,04% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria (36 cedole) ed il nominale, il certificato pagherebbe 137,08 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a 3 anni intorno al 34,83% (11,57% annualizzato).
  2. Viceversa, se il WO scendesse con più forza il certificato perderebbe, in %, un valore leggermente superiore rispetto all’investimento diretto sul sottostante WO stesso (il certificato, come detto, quota con un piccolo sconto sulla componente lineare).

Codice ISIN

XS2862556045

Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato firmato dall’emittente inglese Barclays.

Nota Bene: il trading e l’attività d’investimento in generale possono comportare rischi significativi per il capitale, con perdite che potrebbero in alcuni casi eccedere il capitale iniziale. Gli scenari di mercato cambiano continuamente e le performance passate non rappresentano garanzia delle performance future. È pertanto fondamentale assicurarsi di aver compreso tali rischi. Le informazioni presentate in questo sito non sono in alcun modo da intendersi come sollecito all’investimento e sono rivolte ad un pubblico indistinto, non rappresentando in alcun modo attività di consulenza finanziaria personalizzata -e nemmeno generica-  in base ai profili di rischio e rendimento degli investitori. Ogni decisione di investimento è sotto la piena ed esclusiva responsabilità del lettore. Né l’autore né Investire Oggi saranno responsabili nei confronti di nessun utente né di qualsivoglia altra persona o entità per l’inesattezza delle informazioni o per qualsiasi errore od omissione nei suoi contenuti, a prescindere della causa di tali inesattezze, errori od omissioni.

Danilo Fieni

Lavora in InvestireOggi.it dal 2019 curando la sezione Certificati ed è laureato in finanza quantitativa.
La sua passione per il mondo finanziario lo ha portato ad approdare nel mondo dei certificati, analizzando in chiave oggettiva i flussi di pagamento di questi strumenti ed i relativi sottostanti, nonché curando le relazioni con alcuni dei professionisti del settore.
E' inoltre appassionato di trading ed investimenti, in cui svolge attività di ricerca quantitativa e di vantaggi statistici nel mondo dei mercati finanziari.

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