Come investire nel settore tecnologico USA con i certificati Phoenix Memory Step Down Convertible di Barclays?
Dall’emittente Inglese una proposta per investire un importo di danaro limitato su un’azienda operante nell’industria del Costumer Relationship Management.
Informazioni quantitative sul sottostante
In questo caso, il sottostante del certificato di Barclays non ha bisogno di presentazioni, è quotato in America al NYSE, ed è rappresentato da Salesforce.com (CRM).
CRM è, come detto, il fornitore leader mondiale di software di Customer Relationship Management (CRM) su richiesta.
Essendo solo uno il rischio di correlazione si riferisce al solo mercato (NYSE) – settore (tecnologico) in cui è quotata-opera.
L’azione possiede informazione storica più che sufficiente per poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio, analizzare i bilanci (ricavi, utili, FCF, vari ratios ecc) o la natura stocastica (mean reverting, random walk o momentum) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame analizzato.
Ad esempio, dal punto di vista tecnico-quantitativo, CRM è “dominato” da una fortissima proprietà momentum (cioè con Hurst>0,5 e Significatività Statistica>99,9%) su 2 periodi su 3 periodi che sono stati analizzati (ossia 4096, 2048 e 1024 osservazioni di rendimenti logaritmici giornalieri). A seguire i risultati, con H che cresce al diminuire del periodo analizzato: H_1024=0,608 con Sign. Stat.>99,987%; H_2048=0,564 e Sign. Stat.>99,546%; H_4096=0,563 con Sign. Stat.>99,745%. Viene quindi consigliato di fare trading-investing diretto sul titolo, con dati di chiusura giornalieri, e con tecniche momentum-breakout-trend following.
Sul fronte del rischio vengono analizzati il rischio sistematico e la volatilità implicita, potendo dire di avere un’azione aggressiva e con volatilità attesa ed espressa dalle opzioni a 30 giorni non trascurabile.
Per quanto riguarda il rischio sistematico, misurato dal ß rispetto lo S&P500, è possibile dire che la metrica risulta aggressiva (cioè Beta>1) su entrambi i periodi analizzati. Attualmente la metrica rolling a 5 anni (utilizzata nel calcolo del costo del capitale del WACC per il DCF perché più stabile) viaggia a 1,21 per CRM: in altre parole, ad un +/-1% dello S&P500 il titolo sperimenta, mediamente, un +/-1,21%. A livello rolling a 1 anno, più sensibile ai cambiamenti del mercato, CRM è sempre stabilmente stata aggressiva nel periodo in esame, ed attualmente pari a 1,38 (a seguire il grafico).
Sempre sul fronte del rischio, ma della volatilità implicita (la volatilità attesa espressa dalle opzioni a 30 giorni) si può dire che è mediamente elevata ma non eccessivamente. Il valore corrente risulta in discesa, a circa il 28%. Ciò rappresenta un margine sufficiente per il tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante), mentre l’investitore deve valutare: sottostante dell’asset structured product, livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata, scadenza, potenziali bias post emissione ecc.
Sul fronte fondamentale l’azienda è sana a livello operativo (EBITDA Margin in sistematica doppia cifra % su 5 anni), e con i ratings si attribuisce un attuale e generale BUY. Nel dettaglio, la metrica degli earnings surprise di Zacks rileva attualmente uno HOLD per CRM. Dal punto di vista dei Free Cash Flows (FCF), il titolo produce sistematicamente ed abbondantemente cassa, almeno dal 2009 ad oggi, ed è quindi possibile effettuare una stima accurata tramite la metrica dei Discounted Cash Flows (DCF): con questo modello si stima un BUY con un Prezzo Obiettivo Annuale di circa 301,99$ (+17,5% circa di rialzo potenziale).
E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news. In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo/ribasso, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis, e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento (in presenza dei bilanci trimestrali/stime ed analisi/nuove prodotti ecc).
In ultimo, ma non per importanza, CRM elargisce dividendi atti alla strutturazione del prodotto.
Si passa ora a spiegare il meccanismo di base del certificato targato Barclays riassunto nella struttura e districato nel funzionamento del payoff
Barclays Certificati Phoenix Memory Step Down Convertible: la Struttura
A seguire la struttura del certificato di Barclays:
- Barriera europea di protezione sul capitale pari al 50% del valore iniziale
- Trigger cedole al 60% del valore iniziale
- Prime 6 cedole mensili fisse dello 0,61% (3,66%) sul valore nominale
- Successive Cedole mensili condizionate dello 0,61% (massimo 7,32% annuo) sul valore nominale, con effetto memoria
- Autocall trigger mensile attiva dal 12° mese (dal 12.08.2025) e decrescente a step del 5% ogni 6 mesi: dal 100% all’85% dei valori iniziali
- Scadenza a 3 anni
- Opzione quanto che neutralizza il tasso di cambio
- Opzione Convertible
- Valore nominale unitario di 1000 Euro
- Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 1009,69 Euro – intorno alle 11:00 del 30.08.2024 –
Barclays Certificati Phoenix Memory Step Down Convertible: Funzionamento del Payoff
Questo certificato è stato emesso il 26.08.2024 da Barclays, ha data di valutazione finale posta al 12.08.2027 (liquidazione/scadenza 19.08.2027), è negoziato su Cert-X ed ha un valore nominale di 1000 Euro.
Il certificato paga i primi 6 coupon incondizionati di 6,10 Euro, cioè a prescindere dall’andamento del prezzo del sottostante.
Il prodotto quindi paga successivamente delle cedole mensili condizionate di pari importo a quelle fisse, cioè se il sottostante non scende oltre il trigger delle cedole, posto al 60% del valore iniziale.
In caso contrario non viene corrisposta alcuna cedola. Tuttavia le cedole non eventualmente pagate in precedenza vengono immagazzinate in memoria e pagate insieme a quella del mese in questione quando si presenta la condizione del pagamento, ovvero quando ADBE risulta sopra il trigger in una delle date di valutazione successive.
Il meccanismo Autocall permette di ottenere il rimborso anticipato, grazie all’autocall trigger step down mensile, a partire dal 12° mese e decrescente a step del 5% (vedi la struttura), che aumenta le probabilità del rimborso anticipato. In pratica, ad ogni data di valutazione si hanno due scenari:
- se il prezzo di ogni sottostante è pari o superiore al relativo trigger di autocall il certificato rimborsa il valore nominale più la cedola del mese in questione (e quelle eventualmente dovute grazie all’effetto memoria)
- in caso contrario la vita del prodotto continua.
NB: In altre parole, se scatta il meccanismo di autocall alla prima data si ottengono le 6 cedole fisse, più altre 6 cedole condizionate e il nominale, ossia 1073,20 Euro. Altrimenti si passa alla seconda ecc.
A scadenza, se il prodotto non si è estinto anticipatamente, si prefigurano 3 scenari:
- se alla data di valutazione finale il valore del sottostante risulta pari o superiore al trigger del coupon il certificato paga il nominale più l’ultima cedola, e quelle eventualmente non pagate in precedenza grazie all’effetto memoria. In altre parole si otterrebbero le 6 cedole fisse, più i 30 premi condizionati ed il valore nominale.
- se invece il sottostante scendesse con più forza, ma non oltre la barriera posta al 50% dei valori iniziali, il certificate rimborsa il valore nominale di 1000 Euro e i 6 premi fissi.
- se invece CRM scendesse di più avverrebbe la consegna fisica del sottostante stesso, in base al rapporto di conversione indicato nel KID.
Da notare la presenza della barriera europea: grazie a tale caratteristica il valore dei sottostanti può anche fluttuare sotto barriera durante la vita del certificato senza compromettere la protezione del capitale. Affinché venga restituito il valore nominale, il valore dei sottostanti deve risultare sopra la barriera solo alla data di valutazione finale.
Da notare anche la presenza dell’opzione quanto: nonostante il titolo su cui è scritto il certificato di Barclays sia denominato in USD, il prodotto rimborsa sempre importi in Euro, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.
Il portafoglio sottostante
La situazione attuale sul sottostante di questo certificato targato Barclays è la seguente:
CRM -> valore iniziale (251,31 USD), Barriera (125,655 USD), trigger cedola (150,786 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 01.08.2024 a 257,01 USD, pari al 102,27% del valore iniziale)
Analisi dinamico-oggettiva del payoff a scadenza
In base alle quotazioni attuali di CRM, ed un prezzo lettera del certificato (=di acquisto per l’investitore) di circa 1009,69 Euro questo sarebbe il payoff a scadenza (= la struttura di pagamento del contratto, data dal Val Rimb Cert, al variare del valore del sottostante dalla quotazione attuale a 0%, dato da Pr Sottost; rosso per decrementi/perdite %, verde per aumenti/guadagni %):
1. Se il certificato di Barclays non si è estinto anticipatamente, paga il nominale più l’ultima cedola condizionata se il sottostante WO non scende oltre il -41,33% dall’attuale quotazione. Considerando l’effetto memoria il certificato pagherebbe 1219,60 Euro, con un massimo rendimento potenziale lordo a 3 anni intorno al 20,79% (7,00% annualizzato) rispetto il suddetto prezzo lettera.
2. Se invece CRM scende di più, ma massimo del -51,10%, il certificato rimborsa il nominale di 1000 Euro più i 6 premi fissi, per un totale di 1036,60 Euro.
3. Infine, se il WO scendesse con più forza, avverrebbe la consegna fisica del sottostante, in base ad un rapporto di conversione.
Codice ISIN
Cliccandovi sopra verrete rimandati alla pagina del certificato firmato Barclays.