Nel contesto di una pubblica amministrazione sempre più digitale, l’Italia compie un passo importante verso l’efficienza e la trasparenza: l’introduzione del Servizio notifiche digitali (Send). Questo nuovo sistema, già attivo in numerosi Comuni, rivoluziona il modo in cui vengono comunicate le multe, puntando su velocità, tracciabilità e risparmio. Un cambiamento che ha implicazioni pratiche immediate per milioni di cittadini, ma anche un impatto economico non trascurabile sulla gestione della macchina amministrativa.
Come funziona Send per le multe
Con Send, le amministrazioni possono notificare atti ufficiali direttamente online, evitando i canali tradizionali come la raccomandata cartacea. Il servizio è modulato in base al livello di digitalizzazione del cittadino.
Se si dispone di una PEC registrata, si riceve un’email con un avviso e un QR code per consultare e pagare la multa. Chi è registrato a Send senza PEC riceverà invece una notifica via email o SMS. Anche chi usa l’app IO, se ha attivato il servizio, potrà visualizzare la multa e pagarla con un clic tramite pagoPA.
E per i meno digitalizzati? Nessun problema: in questi casi Send invia una classica raccomandata, che include un avviso e istruzioni per recuperare il verbale online o tramite i Punti di ritiro Send, attivi presso circa 4.000 Caf in tutta Italia. Qui, presentando l’avviso ricevuto, un documento e il codice fiscale, il cittadino potrà ottenere una copia cartacea del verbale, anche tramite un delegato.
L’introduzione di Send ha un obiettivo chiaro: semplificare le comunicazioni tra PA e cittadini, soprattutto in tema di multe stradali. I vantaggi sono evidenti. Prima di tutto, la velocità: niente più attese postali o problemi con la consegna, con il rischio di non accorgersi della notifica.
In secondo luogo, la comodità di poter visualizzare, conservare e pagare tutto in pochi minuti, anche da smartphone. E infine, la possibilità di avere uno storico ordinato delle comunicazioni ricevute, sempre accessibile.
Multe digitali, più efficienza, meno costi
Ma uno degli aspetti più interessanti è il costo. Una notifica digitale con Send ha un costo di circa 2 euro, molto inferiore rispetto ai 7-10 euro richiesti per la stampa e spedizione di una raccomandata. Questo permette alle amministrazioni di abbattere le spese di notifica e, potenzialmente, alleggerire il carico sui cittadini, che spesso pagano anche i costi accessori legati alla comunicazione della sanzione. Per ora, tuttavia, molti Comuni applicano ancora spese extra, ma il trend è orientato verso una progressiva riduzione.
Nonostante i numerosi benefici, l’adozione del sistema Send presenta ancora diverse ombre. Innanzitutto, l’adesione da parte delle amministrazioni non è obbligatoria. Attualmente sono circa 4.500 gli enti che hanno scelto di attivare il servizio, quasi tutti Comuni. Ma si tratta ancora di una piccola parte rispetto al totale delle amministrazioni pubbliche italiane. Molti enti locali continuano a usare servizi postali tradizionali o, in alcuni casi, affidano le notifiche a ditte esterne con costi elevati e tempi lunghi.
Inoltre, la registrazione al portale Send da parte dei cittadini è ancora bassa.
Molti utenti non sono a conoscenza dell’esistenza del servizio o non si sentono sufficientemente sicuri nell’utilizzo degli strumenti digitali. L’interfaccia, sebbene intuitiva, richiede comunque una certa familiarità con la gestione online dei documenti. Anche l’integrazione con l’app IO, per quanto utile, non è ancora universalmente diffusa.
L’impatto economico del nuovo sistema di notifica
Il tema delle multe non riguarda solo la mobilità, ma anche l’economia pubblica. Ogni anno, i Comuni italiani incassano centinaia di milioni di euro grazie alle sanzioni stradali. Ma la gestione tradizionale delle notifiche ha sempre comportato spese elevate, rallentamenti e, in molti casi, anche contenziosi. L’adozione di Send può rappresentare una svolta non solo amministrativa, ma anche finanziaria. Riducendo i costi di spedizione e aumentando la tempestività delle comunicazioni, gli enti locali possono ottimizzare le risorse e migliorare la riscossione.
Da parte dei cittadini, la digitalizzazione del processo può ridurre la probabilità di sanzioni aggiuntive dovute a notifiche perse o ritardi nei pagamenti. Inoltre, una maggiore trasparenza e accessibilità contribuisce a rafforzare la fiducia nelle istituzioni. In una fase storica in cui il risparmio e l’efficienza sono parole d’ordine per ogni livello della pubblica amministrazione, investire in piattaforme come Send diventa una strategia sostenibile anche sul piano macroeconomico.
Il futuro delle multe digitali dipenderà dalla capacità delle amministrazioni di adottare su larga scala il sistema e dalla volontà dei cittadini di partecipare attivamente al cambiamento. La direzione è tracciata: meno carta, meno costi e più efficienza. Tuttavia, per far sì che il sistema funzioni davvero, è necessario un impegno coordinato su tre fronti: promozione del servizio, alfabetizzazione digitale e semplificazione ulteriore degli strumenti. L’Italia ha finalmente una piattaforma moderna e funzionale per semplificare un aspetto fastidioso ma inevitabile come le multe. Sta ora a cittadini e istituzioni fare in modo che questa opportunità diventi una pratica quotidiana e condivisa.
In sintesi.
- Con il servizio Send le multe vengono notificate digitalmente via PEC, SMS, email o app IO, riducendo tempi e costi.
- Il sistema permette un risparmio significativo per i Comuni (da 7-10 euro a circa 2 euro a notifica), migliorando anche l’efficienza della riscossione.
- L’adozione resta limitata e non obbligatoria, ma il potenziale economico e amministrativo del servizio è molto alto.