Bastano 40 anni di contributi per la pensione a 66 anni, ecco perché

A volte anche 40 anni di contributi danno diritto alla pensione per chi ha già 66 anni, ma è la soluzione ad essere davvero particolare.
3 mesi fa
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requisiti pensione 2024
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Ti trovi con meno di 41 anni di contributi a 66 anni e non hai accesso alla Quota 41 né alla Quota 103? Prima di cadere nella disperazione per una pensione che sembra ancora lontana un anno, poiché bisogna aspettare di compiere 67 anni, è meglio considerare alcune alternative. Il sistema previdenziale è infatti talmente ricco di misure e soluzioni che, anche in casi apparentemente disperati, è possibile andare in pensione. E, a volte, anche le pensioni con 40 anni di contributi possono diventare una realtà.

“Buonasera, mi chiamo Paolo e vi spiego brevemente in che condizioni mi trovo.

Ho 66 anni di età appena compiuti (il 16 luglio 2024). Maturerò 40 anni di contributi esatti a fine settembre. Ho iniziato a lavorare prima dei 18 anni. Non svolgendo lavori usuranti o gravosi, non posso andare in pensione con l’Ape Sociale, per esempio. Come potete vedere, mi manca un anno sia per la Quota 103 che per la Quota 41 per i precoci, anche se non credo di rientrare in quest’ultima misura a causa del tipo di lavoro che svolgo. In sostanza, non posso ancora andare in pensione e dovrei aspettare i 67 anni. A meno che non abbiate delle soluzioni per la mia situazione. Vorrei tanto lasciare il lavoro, potete aiutarmi?”

Bastano 40 anni di contributi per la pensione a 66 anni: ecco perché

A volte, la possibilità di andare in pensione può arrivare come una sorpresa per i contribuenti. È possibile che il nostro lettore non si renda conto, o sia stato male informato, che può andare in pensione subito, anche se apparentemente non possiede i requisiti per le misure che ha menzionato. Crediamo che, indipendentemente dal fatto che dovremmo analizzare il suo estratto conto contributivo per capire meglio la sua situazione, egli possa andare in pensione nel 2024 con la Quota 102. Ma come può accedere alla Quota 102 se questa misura non esiste più?

La risposta è nel concetto di cristallizzazione del diritto, un argomento che abbiamo trattato più volte.

La cristallizzazione del diritto è una possibilità riservata a coloro che hanno completato i requisiti per una pensione in tempo utile per conservarne il diritto. Chi matura il diritto mentre la misura è attiva, lo mantiene anche in futuro. Questo principio si applica, ad esempio, a Opzione Donna, alla Quota 100 e, nel caso del nostro lettore, alla Quota 102.

Quota 102 anche nel 2024: si può, ecco perché e come

La Quota 102 è stata la seconda misura per “quotisti” introdotta negli ultimi anni, sostituendo la Quota 100, valida per il triennio 2019-2021, e precedendo la Quota 103, entrata in vigore nel 2023. La Quota 102 è stata attiva dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.

Per accedere alla pensione con la Quota 102, i lavoratori dovevano avere almeno 64 anni di età e 38 anni di contributi versati. Chi è riuscito a soddisfare questi requisiti entro la fine del 2022, ha conservato il diritto a sfruttare la misura. Il nostro lettore sembra proprio essere uno di questi casi.

Infatti, avendo compiuto 66 anni nel 2024, significa che nel 2022 ne aveva 64, l’età giusta per la Quota 102. Inoltre, se completerà 40 anni di contributi a settembre, significa che a settembre 2022 ne aveva già 38, il requisito contributivo necessario per la Quota 102. Quindi, può andare in pensione subito, con 66 anni di età e 40 anni di contributi.

Pensione subito anche con 40 anni di contributi: la soluzione che pochi conoscono

Quindi, il lettore, così come tutti coloro che si trovano in questa situazione, può accedere alla Quota 102. Anche se la misura non è più in vigore, essendo stata sostituita dalla Quota 103, che però richiede 41 anni di contributi, per il nostro lettore la Quota 102 potrebbe essere ancora più vantaggiosa.

Infatti, la Quota 103, nel 2024, è contributiva e prevede un limite massimo di pensione pari a 4 volte il trattamento minimo previsto dall’INPS per l’anno in corso (circa 598 euro al mese).

La pensione derivante dalla Quota 102, invece, non ha penalizzazioni, poiché il calcolo del trattamento è misto.

È necessario solo verificare se il lavoratore ha 35 anni di contributi effettivi, escludendo i contributi figurativi da disoccupazione o malattia, un altro parametro fondamentale per la Quota 102, così come per le pensioni anticipate ordinarie o per la Quota 41 per i precoci. In definitiva, a volte anche 40 anni di contributi danno diritto alla pensione per chi ha già 66 anni, ma la soluzione è davvero particolare.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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