Nella giornata di ieri è arriva la notizia che la BCE lascerà i tassi fermi sulle operazioni di rifinanziamento principali, su quelle di rifinanziamento marginali e sui depositi presso la Banca Centrale. Apprendiamo poi che riduce anche i requisiti Srep della Banca Popolare di Sondrio.
Tassi fermi almeno ora: la decisione della BCE
Christine Lagarde, la presidente della BCE, si è mostrata preoccupata per l’andamento dell’inflazione. Proprio per questo comunica che la Banca Centrale Europea si sta muovendo con gradualità anche se la situazione è cambiata.
Se però a marzo i tassi dovessero salire, la principale conseguenza sarebbe l’aumento del costo del denaro preso in prestito. Tradotto significa che ci sarebbero forti ripercussioni sui finanziamenti, sul credito e sui mutui. Su questi ultimi infatti verrebbe calcolato un costo più alto del capitale preso a prestito. Si fa l’esempio del tasso al quale la BCE concede i prestiti alle Banche che operano nell’Unione Europea che è utilizzato come parametro di indicizzazione dei mutui ipotecari a tassi variabili. Questa tipologia di mutuo, quindi, potrebbe diventare meno conveniente con la conseguenza che la domanda potrebbe scendere. Un’altra conseguenza riguarderebbe i consumi. Nel caso in cui i tassi siano più alti, infatti, il consumatore sceglierà di risparmiare con la conseguente riduzione di acquisto di beni e servizi. Ciò potrebbe quindi spingere le aziende a tagliare i costi ovvero a licenziare il personale. Potrebbe quindi aprirsi uno scenario pericoloso.
BCE taglia requisiti Srep Banca Popolare di Sondrio
Al termine del processo annuale di revisione e di valutazione prudenziale Srep condotto nel 2021, la BCE ha ridotto i requisiti Srep (patrimoniali nonché di gestione dei rischi) della Banca Popolare di Sondrio a partire dal 1° marzo 2022.
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