Accertamenti, verifiche e inviti alla regolarizzazione. Accertamenti, verifiche e comunicazioni: se c’è un soggetto con cui i contribuenti hanno a che fare, soprattutto in termini di lettere, notifiche e raccomandate, questo è senza dubbio l’Agenzia delle Entrate. Le comunicazioni inviate ai cittadini sono numerose e di vario tipo: si va dai controlli sulle dichiarazioni dei redditi agli avvisi di pagamento, dalle lettere di compliance agli avvisi bonari di regolarizzazione.
Adesso, però, sembra essere in procinto di partire una nuova campagna di controlli su larga scala. Sono infatti in arrivo 5.000 raccomandate da parte dell’Agenzia delle Entrate e, questa volta, nel mirino c’è la casa dei contribuenti.
Il tema? Il Superbonus 110%.
Ben 5.000 raccomandate dall’Agenzia delle Entrate: nel mirino la casa dei cittadini
Le 5.000 raccomandate in arrivo sono incentrate sul Superbonus 110%, e alcuni contribuenti dovranno semplicemente attendere di riceverle.
Ancora una volta si riaccende il dibattito sul Superbonus, introdotto dal Movimento 5 Stelle e spesso criticato dall’attuale governo come una misura costosa, che avrebbe favorito prevalentemente i cittadini più abbienti, e non chi vive in condizioni di disagio economico.
Ma al di là delle polemiche politiche, il punto è che l’Agenzia delle Entrate sta per inviare 5.000 raccomandate a chi ha effettuato lavori di ristrutturazione sulla propria abitazione e per i quali il Fisco ha rilevato incongruenze catastali.
Che oggetto hanno queste 5.000 raccomandate dall’Agenzia delle Entrate sulla casa?
In sostanza, prende il via un’operazione annunciata da tempo: la verifica sugli immobili che hanno beneficiato del Superbonus 110%. Ma non solo. L’operazione riguarda anche altre misure di agevolazione edilizia.
Come riportato da ItaliaOggi, nel mirino finiscono i proprietari di immobili che, a fronte di importanti lavori di ristrutturazione, non hanno aggiornato i dati catastali, in particolare le rendite.
Si tratta di case e fabbricati che hanno visto un notevole aumento di valore grazie agli interventi effettuati, ma che continuano a risultare in Catasto con rendite obsolete o troppo basse. Poiché è proprio la rendita catastale a determinare l’imposizione fiscale, un mancato aggiornamento può comportare una tassazione errata e, in caso di verifica, l’applicazione di sanzioni e interessi.
Ecco di cosa si tratta e che contenuto avranno le comunicazioni del Fisco
L’obiettivo di queste 5.000 raccomandate è stimolare l’aggiornamento catastale degli immobili che hanno usufruito del Superbonus o di altre agevolazioni.
Il contribuente sarà invitato a verificare la propria situazione catastale, immobile per immobile, analizzando:
- il Comune di ubicazione;
- la sezione;
- il foglio;
- la particella;
- l’eventuale mappale;
- il subalterno.
Questa prima tranche di raccomandate riguarda solo i casi più evidenti di incongruenza tra i lavori effettuati e i dati catastali. Ma è molto probabile che, a cascata, ne seguiranno molte altre, indirizzate a contribuenti con situazioni meno gravi ma comunque da sanare.
I rischi di chi non adempie e come fare ad evitarli
Al momento, le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate non comportano sanzioni o multe automatiche. Si tratta infatti di inviti a verificare e regolarizzare la propria posizione catastale.
Tuttavia, il contribuente è tenuto a rispondere. Se, in base ai lavori effettuati, si rende necessario aggiornare i dati catastali, è fondamentale rivolgersi a professionisti abilitati. Se invece si ritiene che non ci siano modifiche da fare, è comunque necessario fornire una spiegazione ufficiale all’Agenzia delle Entrate.
In caso di mancata risposta, l’Agenzia potrà avviare controlli mirati caso per caso. Se, a seguito di sopralluoghi o verifiche, saranno riscontrate irregolarità, l’Agenzia potrà procedere d’ufficio all’aggiornamento catastale.
In tal caso, per il contribuente inadempiente scatteranno sanzioni amministrative e costi accessori.
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