Buongiorno, la seguo con interesse perché io stessa mi occupo da 5 anni di esodati previdenza ecc . Solo da poco però mi è caduta tra capo e collo un dramma per interposta persona ma molto grave. Ovvero il mio ex marito 65 enne riscontrato affetto da SLA ad inizio dicembre 2017 ha, a soli 7 mesi, perso uso gambe braccia e non si riesce quasi più ad esprimere, fuori dentro ospedale per continui problemi respiratori . La seconda moglie in pensione ed i fratelli di lui lo vogliono mettere in una struttura, il figlio, nostro figlio, no sia per l ‘aspetto umano di una malattia che lascia lucidissimi sia economico al quale non potrebbe contribuire in probabili onerose competenze quali una struttura fissa stante che il SSN offre ottime assistenze domiciliari con anche periodi, ma periodi, di ricoveri detti di ” sollievo”.
I malati di SLA hanno diritto a diversi benefici economici ed assistenziali legati alla propria patologia.
Con alcune limitazioni legate al reddito personale sono previsti alcuni tipi di previdenza economica in seguito all’accertamento di invalidità ed handicap del malato di SLA.
Il FNA, Fondo Nazionale per la non Autosufficienza, istituito nel 2006, sostiene economicamente le persone affette da malattie gravi che le rendono non autosufficienti qualora necessitino di assistenza domiciliare continua. Ogni anno, dal Governo, viene fissato un tetto massimo di risorse da stanziare per il FNA. Gli importi stanziati sono destinati “alla realizzazione di prestazioni, interventi e servizi assistenziali nell’ambito dell’offerta integrata di servizi socio-sanitari in favore di persone non autosufficienti”.
Ogni regione stanzia l’entità del contributo mensile in presenza di un ricorso ad un aiuto a titolo oneroso per i malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Se al malato di Sla viene riconosciuta una invalidità civile superiore a 2/3 potrà accedere, in presenza di 5 anni di contributi versati, anche all’assegno ordinario di invalidità: per approfondire Assegno ordinario invalidità: uno dei requisiti sono i contributi.
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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti”