La soglia psicologica dei 2 euro a benzina è stata raggiunta nei giorni scorsi in Italia nell’autostrada del Brennero, nelle vicinanze con l’Austria. Non si raggiungeva tale importo da sei anni. Allora era il 2012 e il costo della verde al litro era superiore ai 2 euro anche lungo la rete ordinaria. Staffler, numero 1 dell’associazione liberi distributori dell’Alto Adige punta il dito contro gli austriaci, colpevoli secondo il suo punto di vista di fare dumping (abbassare cioè il prezzo di vendita di benzina e gasolio volontariamente per trarne vantaggio).
Prezzi benzina folli, colpa dell’Austria secondo Staffler
Queste le dichiarazioni rilasciate da Staffler: “E’ un circolo vizioso e assurdo, perché l’Austria distrugge con un dumping sleale sul prezzo del gasolio ogni concorrenza, costringendo i distributori a sud del Brennero ad alzare ulteriormente i prezzi, perdendo così ancora più clienti. Con i Tir – prosegue Staffler – di lunga percorrenza, che hanno serbatoi da 1.600 litri, facendo il rifornimento in Austria si più risparmiare anche più di 600 euro a pieno”.
In Italia la benzina è troppo cara
In Italia il prezzo del carburante è tra i più cari al mondo. Davanti a noi ci sono soltanto i Paesi scandinavi e l’Olanda, che non possono però essere paragonati a noi – sopratutto i Paesi del Nord – dal punto di vista dei salari percepiti dai lavoratori e dal costo della vita, nettamente superiore in Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia rispetto all’Italia. Gli automobilisti italiani sperano che il nuovo governo a guida M5S e Lega mantenga la promessa contenuta nel contratto firmato dalle due forze politiche, dove è presente la volontà di tagliare le componenti anacronistiche delle accise sulla benzina.
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