Non smette di salire il prezzo della benzina e del diesel e per l’autunno 2021 si attende una vera e propria stangata. La Uecoop, Unione europea delle cooperative, ha analizzato i dati rilasciati dal Ministero della Transizione Ecologica sul nuovo aumento medio di circa 5 centesimi per ogni litro di benzina o diesel. Ma i rincari potrebbero non fermarsi in autunno. I costi così elevati potrebbero infatti non solo mettere in difficoltà le famiglie, ma anche frenare il rilancio economico delle imprese.
Le rilevazioni del Ministero e i rincari di benzina e diesel
Le ultime rilevazioni del Ministero della Transizione Ecologica sono chiare. Il prezzo medio di un litro di benzina, in modalità self service, è arrivato a 1.655 euro, mentre per un litro di diesel bisogna spendere 1.504, con un rincaro di 4 centesimi rispetto alla settimana precedente. Secondo la Unc, l’Unione Nazionale Consumatori, se si ragiona su base annuale, il rialzo dei prezzi significano un incremento della spesa di 308 euro per la benzina e di 267 euro per il gasolio.
La questione dei rincari sui prezzi di benzina e diesel in Italia è da sempre poco chiara. A sottolinearlo è proprio la Uecoop che spiega che “in Italia il costo dei carburanti segue sempre in maniera rapidissima l’aumento del prezzo mondiale del petrolio, mentre non arretra altrettanto velocemente quando le quotazioni dell’oro nero scendono”. La situazione non colpisce soltanto i singoli consumatori, ma pesa anche sui bilanci delle imprese che hanno circa l’85% di merci che viaggiano su strada.
Come risparmiare e contrastare la stangata sui prezzi di benzina e diesel
Come difendersi e risparmiare sui rincari di benzina e diesel? La Uecoop ha parlato di alcune regole di autodifesa. La prima riguarda la caccia al prezzo migliore nel luogo dove abitiamo o che frequentiamo abitualmente per lavoro: la regola di base è optare per il self service, che permette un notevole risparmio rispetto al ‘servito’.
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