Berlusconi si suicida a Roma, con Bertolaso destinato a una triste uscita di scena

Silvio Berlusconi finirà la sua carriera politica a Roma, dove lo attende una dura e umiliante sconfitta. Ma dopo di lui, nel centro-destra ci sarà il nulla.
9 anni fa
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    Forza Italia è dilaniata tra quanti – il governatore ligure Giovanni Toti in testa – vorrebbero consolidare l’alleanza con la Lega Nord e Fratelli d’Italia, e quanti vorrebbero smarcarsi, tra cui l’ex ministro Mariastella Gelmini. Ma senza alleanze sarebbe impossibile anche solo correre con l’Italicum, che lo stesso ex premier votò insieme al governo in Parlamento. Dunque, gli azzurri, privi di consensi nel paese, sarebbero prossimi allo scioglimento, rappresentativi ormai solo di sé stessi e di un leader incapace sia di farsi interprete delle istanze della base, sia anche di farsi da parte con dignità personale.

Il peggio per il centro-destra, però, dovrà avvenire. La fine segnata di Berlusconi non coinciderà con la nascita di una nuova leadership per la coalizione. Matteo Salvini non potrà essere opposto al premier Renzi, non ha né la statura da leader, né la capacità di rappresentare l’elettorato più centrista, né possiede una cultura politica adeguata al ruolo di candidato premier. Finito Silvio, restano macerie e ancora macerie.

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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