Bertoldi propone di togliere la scorta all’ “ingrato” Roberto Saviano

La proposta di Alessandro Bertoldi (Pdl) fa scoppiare la polemica sul web e riaccende il dibattito sul numero di personaggi scortati in Italia
12 anni fa
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Togliere la scorta a Roberto Saviano: è costosa e lui non la merita. Questa la proposta del commissario del Pdl altoatesino, Alessandro Bertoldi. Giovane (classe 1994) ma con il coraggio di dire la sua senza giri di parole, proprio come il destinatario delle sue accuse.  

Mafia e droga sono anche al nord Italia

La reazione polemica nasce dopo l’intervento dello scrittore al Festival dell’Economia di Trento in merito ai traffici di droga nel Brennero. “Visto che Saviano sostiene che i trentini e gli altoatesini siano delle persone a cui piace pippare coca, mi chiedo se non piaccia anche a lui“, provoca Bertoldi.

Il giovane pdiellino accusa Saviano di essere “un ingrato” e propone di “revocargli la scorta“: “rinunci alla scorta, altrimenti chiederemo noi cittadini che il ministero gliela revochi, visto che costa parecchio e fin troppo per un ingrato del genere. Ci sarebbero una decina di uomini in più a garantire la sicurezza dei cittadini e a lottare contro mafie e droghe. Sono davvero indignato e lo dovrebbero essere tutte le autorità istituzionali e politiche di questa regione. La mia solidarietà personale e politica va ai vertici e agli uomini delle forze dell’ordine della nostra Repubblica”. La proposta ha suscitato pareri discordanti sul web: a proposito di spreco di risorse e di difesa immeritata c’è chi sottolinea che proprio il giovane pidiellino è tra i fondatori de “L’esercito di Silvio” (L’esercito di Silvio: quando la politica non basta)

Dichiarazioni forti che andrebbero chiarite dai ministri

Nadia Ginetti, senatrice del Pd, auspica un intervento chiarificatore del ministro dell’interno Angelino Alfano: “Al commissario del Pdl altoatesino risponda il ministro dell’interno Angelino Alfano, che è anche il segretario del suo partito. Roberto Saviano ha la scorta per le ripetute e gravi minacce di morte, provenienti dal clan dei Casalesi”.

  La senatrice ha poi espresso un suo personale pensiero di stima nei confronti di Saviano: “Lo scrittore contribuisce in maniera importante a diffondere la cultura della legalità. Leggo che il giovane esponente del Pdl invece aderisce all’associazione l’Esercito di Silvio. Prima di difendere il suo leader si preoccupi di chi rischia la vita per combattere le organizzazioni criminali”. Ma Bertoldi non è dello stesso parere: “Saviano – ha ribattuto – non lotta contro la mafia, ma scrive e vende libri che fanno lievitare il suo conto corrente, sono gli uomini e le donne delle forze dell’Ordine assieme ai magistrati italiani a lottare quotidianamente per tutti noi, non di certo lui che è soltanto un noto profeta del nulla e dell’ovvietà“. Poi, rivolto alla senatrice del Pd aggiunge “la senatrice Ginetti avrebbe forse dovuto prima leggere o ascoltare ciò che ha detto ieri Saviano a Trento, dove ha per l’ennesima volta attaccato le forze dell’ordine senza un briciolo di rispetto ed è arrivato a dire ‘Al Nord ci si affretta sempre a dire che un mafioso è stato arrestato, ma la mafia non c’è. Che è stata sequestrata della cocaina, ma il narcotraffico non c’è. Sono le stesse forze dell’ordine a farlo’. Questo è il punto e mi piacerebbe sia il Pd a commentare queste gravissime dichiarazioni”. Scaricabarile quindi ma il punto è: la scorta scaricherà Saviano?

Alessandra De Angelis

In InvestireOggi.it sin dal 2010, svolge il ruolo di Caporedattrice e titolista, e si occupa della programmazione e selezione degli argomenti per lo staff di redazione.
Classe 1982, dopo una laurea in giurisprudenza lavora all’estero per poi tornare in Italia. Cultrice dell'arte della scrittura nelle sue diverse declinazioni, per alcuni anni si è anche occupata di Content Seo per alcune aziende del milanese.

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