Boom di domande per bidelli, segretari e assistente di laboratorio, la corsa continua si prevede una cifra record per posti da supplenti del personale ATA.
Queste stime sono circolate agli inizi di settembre ad un incontro tra sindacati e ministero. L’incontro aveva il compito di stabilire gli ultimi accorgimenti per far funzionare la macchina amministrativa per le assunzioni e far funzionare il sistema sulle nuove procedure di aggiornamento delle graduatorie di istituto a cui le scuole fanno riferimento per coprire i posti di lavoro rimasti scoperti.
Circa due milioni gli aspiranti al posto di supplenti del personale Ata, un lavoro con assunzione a tempo determinato. Si ricorda che le graduatorie vengono rinnovate ogni tre anni, l’ultimo rinnovo è avvenuto nel 2014, le domande allora sono state un milione. Nel 2017 le domande si sono raddoppiate.
Il dato preciso si avrà a fine ottobre quando scadrà il termine per la presentazione delle domande. Il dato certo e ufficiale agli inizi di dicembre quando ci sarà l’incontro al Miur tra sindacati e dirigenti per fare il punto della situazione.
Le supplenze personale ATA, è un’opportunità unica che offre 20mila posti di lavoro in tre anni.
La cosa che dispiace, ma ci si rendo conto che è un’alternativa alla grave crisi lavorativa italiana, è che a compilare la domanda per personale di bidello, segretario o tecnico di laboratorio sarà chi possiede una laurea, su un posto che nella maggior parte dei casi è richiesto, come requisito, il diploma di terza media o diploma di scuole superiori.
Le domande saranno di più al Sud Italia, questo conferma il rapporto dell’OCSE sugli italiani, che ha fatto suscitare tante polemiche, ma che di fronte all’evidenza, bisogna fermarsi a riflettere. L’Italia, non riesce ad offrire un futuro ai suoi giovani, solo tante illusioni.
Nelle scorse settimane sono stati circa 200mila i professionisti che hanno presentato domanda nella speranza di ottenere un posto come supplente nelle scuole: ingegneri, commercialisti, avvocati, ingegneri, lauree che richiedono sacrificio e che per assicurarsi un guadagno sicuro, si candidano a posti dove è sufficiente il diploma o nel caso dei bidelli (ausiliari), la terza media.
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