Stretta sui bikini fuori dalla spiaggia nell’estate 2017. Nonostante il caldo eccezionale, le regole legate al rispetto del decoro pubblico restano una priorità e in molti Comuni sono scattate ordinanze specifiche e multe per chi passeggia in costume per strada anche se nei pressi della spiaggia, sulla riviera o nel tragitto che separa la macchina parcheggiata dal lido (e che, soprattutto nelle mete più affollate e in alta stagione non sempre è corto visto la difficoltà a trovare parcheggio per andare al mare).
A fare notizia è stato il caso di Moneglia, piccolo Comune in provincia di Genova molto gettonato dai turisti in estate. Il sindaco, stanco di vedere vacanzieri che passeggiano per le vie del borgo in costume, ha emesso un’ordinanza che impone l’uso della t-shirt e degli short per strada. La multa è anche salata (si parte da 25 euro ma si può arrivare anche a 500) quindi meglio adeguarsi.
Tuttavia Moneglia non è l’unico Comune ad effettuare questi controlli: sempre restando in Liguria si ritrova il divieto di bikini in città a Rapallo. Ma ordinanze di questo tipo sono state adottate anche a Rimini, Riccione, Castiglioncello a Livorno, Venezia etc.
E regole del genere esistono non solo in Italia ma anche all’estero: ad esempio lungo alcuni tratti della Barceloneta, la zona di mare a Barcellona, si possono leggere cartelli che invitano a non passeggiare in costume.
A Nizza addirittura il divieto di passeggiare in città in costume o senza maglia vige dal 1999 (anche se l’ammenda è più clemente perché non supera i 35 euro). Il fatto è che, in molti casi, questi ammonimenti restano sulla carta. Quest’anno invece, nonostante le temperature altissime, le multe sono diventate realtà e in alcuni Comuni è tolleranza zero per chi cammina fuori dalla spiaggia in costume. Vale per le donne in bikini e anche per gli uomini in boxer senza maglietta.
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