Molti di quelli che oggi non prendono sul serio Bill Gates, probabilmente sono gli stessi che appena cinque anni fa si facevano beffe del fondatore della Microsoft dopo la sua ennesima profezia: “Se nei prossimi decenni qualcosa ucciderà più di dieci milioni di persone, sarà con ogni probabilità un virus altamente infettivo, non una guerra” (conferenza Ted, 2015). Il quarto miliardario più ricco al mondo parlava così in seguito all’epidemia di Ebola. A distanza di neanche cinque anni, il pianeta avrebbe poi conosciuto la pandemia di Covid-19, con oltre 2 milioni di vittime (e il dato è da considerarsi purtroppo ancora parziale).
Per Bill Gates ci saranno altre pandemie
La lettera annuale della Bill and Melinda Gates Foundation, la fondazione privata voluta da coniugi Gates e ad oggi detentrice di oltre 50 miliardi di attività nel mondo, include l’appello di Bill Gates alle nazioni più ricche ad investire molte più risorse di quanto già non facciano per contrastare la nuova pandemia successiva al Covid-19. Nella lettera, Bill Gates fa riferimento a investimenti da decine di miliardi di dollari, al fine di realizzare piattaforme diagnostiche di grandi dimensioni, in grado di testare entro una settimana qualcosa come il 20 per cento della popolazione mondiale.
Prepararsi alle future pandemie come per le guerre
Il messaggio più importante che Bill Gates vuole trasmettere è questo: “Per evitare che le difficoltà dell’ultimo anno si ripetano, bisognerà prepararsi alle pandemie con la stessa serietà con cui si guarda alla minaccia di una guerra”. A tal proposito, la traduzione italiana dell’articolo originario di Rachel Sandler pubblicato su Forbes.com cita letteralmente i “giochi con i germi”, vale a dire delle simulazioni con lo scopo di migliorare la risposta dei Paesi di tutto il mondo all’insorgere delle malattie, con la stessa serietà e applicazione che i soldati usano durante le simulazioni di guerra.
Vedi anche: Coronavirus, l’ennesima profezia di Bill Gates sulla fine della pandemia