Bitcoin è ufficialmente valuta legale in El Salvador da meno di due settimane. Ancora molto presto per fare un bilancio della svolta voluta dal presidente Nayib Bukele. Nel frattempo, possiamo affermare che i bond sovrani dello stato centramericano non ne abbiano beneficiato affatto. Anzi, stanno precipitando letteralmente negli ultimi mesi.
Solamente a settembre, la scadenza in dollari 24 gennaio 2023 e cedola 7,75% (ISIN: USP01012AJ55) si è deprezzata di oltre l’8%, scendendo a una quotazione di 88 centesimi. Il suo rendimento è schizzato parimenti a poco meno del 19%.
Bond El Salvador giù anche su tensioni politiche
I bond di El Salvador sono giudicati “spazzatura” dalle principali agenzie di rating: B- per S&P e Fitch, Caa1. Gli spread con i Treasuries americani sono saliti ai massimi di sempre, sfiorando i 1.000 punti base. I timori sono legati al mancato raggiungimento dell’accordo con il Fondo Monetario Internazionale relativamente all’erogazione di un prestito da 1 miliardo di dollari. E i Bitcoin non fanno che dividere El Salvador dall’istituto di Washington, il quale ritiene che l’economia domestica rischi di trovarsi esposta alle fluttuazioni della “criptovaluta”.
Nelle ultime settimane, poi, la tensione tra USA ed El Salvador sta montando dopo che il presidente Bukele ha fatto rimuovere dal Congresso 5 giudici costituzionali. Li ha rimpiazzati con altri di fiducia con cui si è garantita la legittimità di un eventuale secondo mandato consecutivo. E la scorsa settimana si sono tenute manifestazioni di protesta contro il governo e tra l’altro in opposizione alla legge sui Bitcoin. Questi eventi stanno contribuendo a tenere lontani gli investitori stranieri dallo stato. Peraltro, El Salvador non ha più una sua moneta, avendo adottato da molti anni il dollaro anche per gli scambi interni.